Laura Cartaginese: “In un anno di Regione affrontati problemi atavici”

“Per molti è un atto dovuto il fatto che il presidente Francesco Rocca abbia fatto, dopo trecentosessantacinque giorni, una conferenza stampa su quanto realizzato ‒ va dritta al nocciolo della questione Laura Cartaginese, capogruppo della Lega al Consiglio regionale del Lazio ‒ parlando soprattutto dei progetti futuri. Per me invece si è trattato di un importante anniversario perché, dopo molti anni, siamo faticosamente riusciti a fermare il combinato disposto Regione-Comune di Roma, che vedeva le sinistre giocare con l’esistenza quotidiana e i vari problemi dei cittadini.

Un gioco fatto da sottovalutazione di problemi e poco ascolto del territorio. Infatti, alla chiusura degli ospedali, che aveva toccato l’acme con la gestione Pd-Zingaretti, l’attuale giunta ha risposto con un primo stanziamento da 1,2 miliardi di euro per l’edilizia sanitaria pubblica: ovvero soldi per la messa in sicurezza sismica e antincendio di Asl e ospedali, e anche per l’acquisto di macchinari all’avanguardia. Non dimentichiamo che fanno parte del programma ‒ insiste la capogruppo della Lega alla Pisana ‒ lo stanziamento dei 209,5 milioni di euro per l’assunzione di nuovo personale sanitario. La precedente giunta chiudeva le strutture, e durante l’emergenza Covid abbiamo toccato con mano il fallimento delle politiche sanitarie della sinistra.

Il centrodestra apre gli ospedali e punta sulla sanità pubblica: lo fa riducendo le liste d’attesa che, come ben sappiamo, durante l’era di Nicola Zingaretti avevano dirottato gran parte dell’utenza verso la sanità privata a pagamento. Questa giunta ha come priorità i problemi della gente. E la gente s’ammala perché lavora, soprattutto quando cerca di salvarsi dalla crisi economica che con il Governo di Mario Monti è stata quasi istituzionalizzata nella nostra Italia. Ecco che l’attuale giunta regionale ha inaugurato un anno fa il nuovo sostegno alle imprese locali, nella consapevolezza che il territorio si sostiene economicamente con le imprese locali, strutturate familiarmente, nei settori agricoli e artigianali.

Da qui l’importanza di sostenere attività storiche nei settori metalmeccanici, tessili, di riparazione, agricoli e d’allevamento: in questa direzione va il nuovo fondo regionale per la riduzione della pressione fiscale, che mira al sostegno del reddito; e nel solo 2024 l’intervento sarà di 100 milioni di euro, un grande sgravio soprattutto per le imprese a conduzione familiare. La Lega ha fatto del sostegno ad artigiani, contadini e allevatori ‒ precisa Laura Cartaginese ‒ una delle sue principali battaglie sia regionali che nazionali ed europee. È inutile ribadire che la revisione di molte normative europee, a cui addebitiamo crisi, disoccupazione e malcontento, permetterà al Lazio, come a tutte le regioni d’Italia, una ripresa economica dei settori primari tradizionali: agricoltura e trasformazione. Questo aspetto è stato subito capito dal governatore Francesco Rocca che, pur non conoscendo il mondo rurale, ha voluto il provvedimento di legge sull’oleo-enoturismo, che oltre a valorizzare le produzioni di vini ad indicazione geograficamente protetta, permetterà ai contadini del Lazio di attrarre e lavorare con quel turismo alla ricerca di percorsi enogastronomici e di valida offerta ristorativa rurale.

Gli impegni che attendono questa giunta regionale sono enormi ‒ puntualizza la capogruppo ‒ soprattutto in considerazione del Giubileo del 2025, che metterà sotto pressione la ricettività turistica di tutto il Lazio e anche delle regioni vicine come dei grandi siti di turismo religioso italiano: il Lazio sa di essere il fulcro ed il motore del Giubileo, quindi vigilerà su come Roma affronterà il problema rifiuti, nella consapevolezza che il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti vede ogni provincia come autonoma.

Ma il Comune di Roma e la sua area metropolitana non sono certo scindibili dalla Regione Lazio, per via delle competenze regionali di controllo sulle risorse idriche e, soprattutto, per la sicurezza del Tevere. Non dimentichiamo che le acque, soprattutto quelle irrigue, hanno nella programmazione regionale il braccio operativo dei consorzi di bonifica, che rimangono enti strumentali dell’Ente programmatore, la Regione appunto. Quindi guai a credere che la Regione non intenda stare col fiato sul collo dell’Area metropolitana.

Quest’ultimo aspetto piace ai sindaci del Lazio ‒ precisa ancora Cartaginese ‒ che si sono detti contenti dell’operato di Rocca, perché il grande Ente va per così dire a scongiurare che la provincia passi in secondo ordine rispetto alla grande città.

Inutile ribadire che, in quest’anno, il presidente Rocca ha privilegiato gli interventi in favore dei disabili, dei soggetti fragili, delle donne in difficoltà e dei giovani che patiscono la povertà irreversibile in cui sono cadute molte famiglie per la perdurante crisi. Ecco perché la Regione ‒ chiosa la consigliera della Lega ‒ punta sulla cultura del lavoro vero, e non certo virtuale, accettando la sfida della digitalizzazione e delle nuove tecnologie”.

Aggiornato il 20 marzo 2024 alle ore 15:46