La battaglia di Confedilizia sulla direttiva Ue “case green”

Giorgio Spaziani Testa, presidente della Confedilizia, intervenendo a Treviso al convegno Locazione e fiscalità, organizzato dalla locale associazione territoriale della Confederazione della proprietà edilizia ha lanciato un appello sulla direttiva Ue case green.

“Oggi in molti hanno scoperto la direttiva Ue case green, contro la quale la Confedilizia si è battuta fin dal 2021. La battaglia ha portato i frutti che ha potuto portare, visti gli equilibri esistenti in sede europea. Frutti tutt’altro che disprezzabili, ma evidentemente lontani dall’ideale. Ora bisogna puntare a modificare quegli equilibri, per cambiare la direttiva case green ma – più ampiamente – per portare l’Unione europea a non essere più il tempio del dirigismo e a trasformarsi in qualcosa di molto diverso. Con la speranza (o forse l’illusione) di non dover più leggere regolamentazioni di 200 pagine come quella in questione. All’interno delle quali – oltre a quanto già noto – si possono trovare anche chicche come l’invito ai governi ad applicare una sorta di equo canone per impedire che i costi degli interventi da effettuarsi sugli immobili locati ricadano sugli inquilini (inviti che non basta ignorare, come andrà fatto, ma che bisogna impedire di far scrivere in futuro)”.

Spaziani Testa, ospite della trasmissione di Cusano Italia Tv, condotta da Stefano Bandecchi, L’imprenditore e gli altri, sul tema delle case green ribadisce: “Questo provvedimento lo abbiamo combattuto fin dall’inizio, e mi riferisco non all’ultimo anno ma ad almeno due anni e mezzo. Non perché antiambientalisti, negazionisti, o perché vogliamo evitare solo gli obblighi per i proprietari, ma perché se si vuole raggiungere un obiettivo di miglioramento dell’ambiente quello del 2050 mi sembra fuori dal mondo. Se si vogliono raggiungere quegli obiettivi, gli stati nazionali e il sovrastato europeo non devono imporre obblighi”.

Nello specifico, il presidente di Confedilizia osserva: “A meno che non lo si faccia per gli edifici nuovi, si deve incentivare, aiutare, spingere, anche nello stesso interesse di chi tanto si batte per il green, cioè per l’ambiente. Poi andrebbero fatte delle distinzioni, perché si può essere ambientalisti senza essere estremisti. Questa direttiva è stata cambiata molto nel corso di questi anni, soprattutto grazie a i tre partiti di maggioranza in Italia: Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega”. 

Alla domanda in merito alla possibilità di vedersi aumentare il valore catastale e di conseguenza un aumento anche delle tasse, Spaziani Testa indica: “Ne sono certo. Il punto è chi riuscirà a pagare questi interventi? Perché le risorse pubbliche nazionali non ci sono, quelle europee nemmeno, non è stato previsto alcun fondo specifico”. A seguire, sulle Europee, evidenzia: “Queste sono le elezioni nelle quali bisogna veramente battersi, non solo su questa direttiva, ma su tutto il Green deal europeo e su altri temi. Spero che venga modificato nella prossima legislatura”. In ultimo, circa l’assenza di una legge per la messa in sicurezza antisisma di tutti i palazzi, Spaziani Testa ammette: “Anche lì, non bisogna agire con gli obblighi ma ci vogliono forti incentivi. L’urgenza in Italia non è quella del miglioramento energetico ma quella del miglioramento sismico, ma ai paesi del nord Europa questo non interessa”.

Aggiornato il 20 marzo 2024 alle ore 15:20