La giornata di Milei nella Capitale

Il presidente dell’Argentina Javier Milei è in visita a Roma. L’occasione è quella della canonizzazione di Maria Antonia di San Giuseppe de Paz y Figueroa, meglio nota come Mama Antula, la prima santa del Paese sudamericano. Infatti il capo di Stato di Buenos Aires ha incontrato prima Papa Francesco, poi il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella e infine la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Quello con il capo della chiesa cattolica è stato un incontro storico, che sa di rappacificazione – o almeno di intesa – tra il Pontefice massimo argentino e Milei, che non è stato di certo un sostenitore di Francesco in campagna elettorale.

Dopo l’udienza in Vaticano, il presidente sudamericano è partito alla volta del Quirinale, dove è stato accolto da Mattarella in persona. È stato un incontro informale, di cortesia e conoscenza quello tra i due capi di Stato, come hanno riportato alcune fonti presenti sul campo. Il presidente della Repubblica è stato accompagnato nel colloquio dal ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale – nonché vicepremier – Antonio Tajani. I due uomini politici hanno parlato di cooperazione internazionale e di amicizia tra i due Paesi, ribadendo i legami tra le due comunità – quello italiano è il gruppo etnico più numeroso dell’Argentina – e il proposito di intensificarli. Anche Unione europea e Mercosur sono stati argomenti presenti sul tavolo dell’incontro fra Mattarella, Milei e Tajani.

Dopo il Quirinale, la terza (e ultima) tappa del leader sudamericano è stata Palazzo Chigi, dove la premier Meloni lo ha prontamente accolto tra battute, strette di mano e cenni d’intesa. Il corteo di automobili che ha accompagnato Javier Milei a Piazza di Montecitorio è stato acclamato da un gruppo di argentini che facevano “il tifo”, sotto gli sguardi incuriositi di turisti e passanti. L’incontro fra la presidente del Consiglio e il leader argentino è durato circa un’ora, e anche all’uscita da Palazzo Chigi il presidente sudamericano ha dovuto fare i conti con una folla di sostenitori che volevano vederlo di persona.

Aggiornato il 13 febbraio 2024 alle ore 08:46