Vertice Italia-Africa in Senato: il piano Mattei

Giorgia Meloni è intervenuta durante il vertice Italia-Africa in Senato. Per la premier il Paese sta facendo una “scelta di politica estera precisa, che porterà a riservare all’Africa un posto d’onore nell’agenda della nostra presidenza del G7”, ha detto la presidente del Consiglio durante il summit. “Siamo consapevoli – ha aggiunto Meloni – di quanto il destino dei nostri continenti sia interconnesso”. Il Piano Mattei, che richiama il nome dell’ex presidente dell’Eni scomparso nel 1962, parte da 5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzie.

“Circa 3 miliardi dal fondo italiano per il clima e 2,5 miliardi e mezzo dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo”, ha spiegato la premier. “Siamo accomunati dalla volontà di comprendere. Capire e capirci, perché non ci sia più indifferenza per le sorti dell’altro”, ha aggiunto il presidente del Senato Ignazio La Russa, durante il suo intervento a Palazzo Madama, da lui descritto come il “luogo della rappresentanza, del confronto, del dialogo, della democrazia e della storia della nostra nazione”.

Anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è detta soddisfatta del Piano Mattei. “Sono molto grata all’Italia per aver messo la cooperazione con l’Africa al centro della sua politica estera e della presidenza del G7”, ha esordito la dirigente Ue. Per la politica tedesca la nuova intesa “rappresenta un importante contributo a questa nuova fase della nostra partnership con l’Africa e si integra con il nostro European Global Gateway”, con investimenti da 150 miliardi di euro. Energia pulita, lotta al cambiamento climatico, la guerra al traffico di esseri umani e il lavoro sono gli interessi comuni di Africa ed Europa e, in questo periodo storico, “sono allineati più che mai”, ha concluso von der Leyen.

Poi, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, durante il vertice al Senato, ha ricordato che “quando l’Africa prospera, l’Europa prospera e il mondo prospera. Ed Enrico Mattei aveva capito per primo che c’è più forza nelle nazioni che collaborano, piuttosto che quando lavorano l’una contro l’altra”. Inoltre, la politica maltese ci ha tenuto a ringraziare Meloni e il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, per un “vero e proprio cambiamento di mentalità atteso da tempo”, al margine del suo discorso.

I PROGETTI PILOTA

Entrando nel vivo del Piano Mattei, sono diversi i progetti pilota che partiranno grazie alle sovvenzioni messe a disposizione dal fondo italiano per il clima e dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo. Tra questi, figurano un centro di formazione professionale sull’energia rinnovabile in Marocco, alcuni progetti sull’istruzione in Tunisia e dei piani per implementare l’accessibilità alla sanità in Costa d’Avorio. “La condivisione è uno dei principi cardine del Piano Mattei. I lavori di questo vertice saranno determinanti per arricchire il percorso”, ha concluso la premier Meloni, preannunciando di aver gettato le basi per progetti in Algeria, Mozambico, Egitto, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya.

Aggiornato il 30 gennaio 2024 alle ore 16:24