Forza Italia al centro

Alla fine dello scorso febbraio il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani aveva dichiarato: “Io credo che un ruolo fondamentale lo debba avere Forza Italia, che è il centro del centrodestra di Governo perché liberale, popolare, europeista, atlantista, riformista e cristiano”.

Ma, l’altro giorno, ecco Silvio Berlusconi che, riferendosi al raduno romano di Giovanni Toti, diffonde un video nel quale fa sapere: “Ho letto che domani si riunisce a Roma un cantiere per costruire il centro, il centro politico del Paese. Vorrei ricordare a questi signori, e a tutti i cittadini, che il centro siamo noi, che il centro è Forza Italia, che in Italia è un partito indispensabile, perché costituisce la testimonianza e la continuazione della tradizione liberale, della tradizione cristiana, della tradizione garantista, della tradizione europeista e dei principi e dei valori della società occidentale”. 

Bene bravi bis. Però la domanda sorge più che spontanea: dove sono (almeno) le tracce di quei valori citati da Tajani e Berlusconi in Fratelli d’Italia e Lega? Saremo forse distratti, ma a oggi assistiamo più a una zuffa tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni per la leadership dello schieramento, che non al peso di un ruolo “centrista” del Cavaliere. Del resto, a dare uno sguardo ai sondaggi, Forza Italia sta subendo una costante emorragia di deputati, rappresentanti locali e, soprattutto, consensi a proprio favore. E allora, perché non avere il coraggio di schierarsi in quel proclamato “centro” del quale il Paese sembra avere davvero il bisogno?

Aggiornato il 12 luglio 2022 alle ore 09:48