Il Pd: l’ex partito

Bel modo di chiedere agli elettori di turarsi il naso e votare il Partito dei residuati, dei rottami della Sinistra.

Alla vigilia del voto regionale che un po’ tutti riconoscono essere di importanza determinante per l’avvenire non solo del Governo Conte bis, ma per la sopravvivenza dell’ondata antipolitica grillina che stenta sia a sopravvivere che a togliersi di mezzo, ci dicono: tanto poi ne faremo un altro!

Premesso che il Governo Conte “ha salvato l’Italia” (?), nientemeno che con la più astrusa, contraddittoria ed inconcludente “Manovra” del bilancio 2020, oramai segnato nella storia come l’anno della recessione italiana, Nicola Zingaretti tranquillizza la gente sulla prospettiva di dover tenere ancora sul capo questa mostruosa maggioranza.

Votateci, non ci mandate a casa, tanto ci andiamo da soli. Il Partito Democratico, lo prometto, lo giuro, lo sciolgo. Ne faccio un altro molto più bello”.

La logica non è il forte di personaggi come Zingaretti. Quindi è con estrema disinvoltura che questo “annuncio” di un Pd nuovo di zecca lo fa assieme ad un’ulteriore invocazione a votare quello vecchio, quello da buttare.

In che cosa, poi, dovrebbe consistere questa splendida “novità” non ce lo dice ora Zingaretti, né ce lo diranno altri.

Nemmeno “la Repubblica”, che ha sfoderato un titolone di quelli a tutta pagina per i grandi eventi per annunciare che sono subito pervenute adesioni alla novità del partito ex socialista, ex centrosinistra, ex prodiano, ex semidemocristiano, ed ora non so se ex filopopulista etc. etc.. Ex tutto. Adesioni, dunque, più che altro ad un partito ex. C’erano una volta le associazioni degli ex combattenti. Detti più speditamente Associazioni Combattenti: camicia nera ed elmetto della Prima guerra mondiale alla francese, però in alluminio.

Ricordo che, bambino, dissi una volta, (avevo cominciato a studiare la grammatica) perché non si chiamavano, come avrebbero dovuto, Associazioni degli “Aventi combattuto”. Chi mi sentì si fece un sacco di risate. Poi mi dissero che molti di quei “combattenti associati” non avevano mai combattuto. Meglio lasciare nel vago la grammatica e la declinazione dei verbi.

Il “nuovo” Pd che nasce, o meglio, che ci si assicura che nascerà, ci viene presentato assieme all’invito a non buttar via quello vecchio, magari anche per una questione di “raccolta differenziata”. Non dovrebbe quindi estinguersi, sparire, ma “rigenerarsi”.

Tutti i partiti si sono “rigenerati” anche più volte. Qualcuno lo ha dovuto fare per forza perché, in effetti, era sparito. Rigenerarsi? Più che una rigenerazione, quella del Pd sarebbe una evocazione di più diversi fantasmi. Forza! Zingaretti! Da odontotecnico a Presidente della Regione Lazio e poi che cosa? Beh! Segretario del Pd e, poi, Segretario del “Pd rigenerato”: Aspirante evocazioni di defunti. Una nuova figura della politica: il Medium.

Aggiornato il 14 gennaio 2020 alle ore 13:50