Houston, abbiamo un problema

Il Governo del Premier-trasformista Giuseppe Conte, ancorché fiduciato, avrà qualche problema nel corso della sua vita, come è stato per tutti quegli Esecutivi che si sono succeduti dal dopoguerra ad oggi. Le piazze della destra si sono riempite di gente che, a torto o a ragione, protestava contro il vero o presunto scippo commesso. E ora che succederà? Perché il punto per l’opposizione è uno solo: bisogna che essa ricominci a fare politica con la “P” maiuscola, posto che la vuota protesta non fa più notizia. Non sarà facile perché, dopo aver perdonato il “figliol prodigo” emendandogli oltre ogni misura le guasconate commesse sotto l’ebbrezza del potere (che non sono state certo di buon esempio per molti di noi), adesso bisognerà pure fare una opposizione costruttiva.

Di fronte, gli elettori moderati si troveranno una sinistra (resuscitata dopo quell’altra guasconata commessa da certo Turigliatto ai tempi di Prodi) pronta a fare bene ogni azione per dare motivo di dare linfa ai “like” politici degli italiani. E dovrà iniziare da un punto che l’opposizione non potrà affatto eludere: quale atteggiamento unitario dovremmo tenere verso l’Europa? Perché abbiamo una Forza Italia che fa parte orgogliosamente del Ppe e non può che tenere un atteggiamento positivo (ancorché critico) rispetto all’Europa, con - dall’altra parte - la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia che stanno facendo rombare i motori in tutt’altre direzioni. Perché se l’opposizione (chiamiamola così dato che questo è in Parlamento) non dirimerà in fretta tale punto... “Houston, abbiamo un problema”.

Questo è solo un grande punto interrogativo: se tu sei un sovranista non accetterai neppure, di conseguenza, di sederti allo stesso tavolo (e pure nel medesimo lato) del Ppe. Questa è coerenza, a casa mia.

C’è, quindi, un problema enorme ed esso diventerà gande come una montagna con le nomine di Paolo Gentiloni e Roberto Gualtieri nei punti chiave delle economie continentale e nazionale. Due persone capaci e che faranno bene. Stiamone certi. Per fortuna.

Aggiornato il 10 settembre 2019 alle ore 12:17