Aprire un dibattito sul “nuovo ambientalismo”

Anche in Italia le giuste preoccupazioni per il degrado ambientale e per il cambiamento del clima hanno acceso nei recenti mesi un dibattito che ha caratteristiche “nuove” rispetto agli ultimi anni e che vede coinvolti sempre più soggetti.

L’ecologismo, termine che dovrebbe rappresentare un modo di sentire comune ma che nel nostro Paese per molti porta con sé l’ombra di una accezione negativa, sta assumendo nuove connotazioni e sta adottando nuovi linguaggi. L’ecologismo sta abbandonando decisamente la banalità della sindrome Nimby o del “no” come risposta costante, che per più di un decennio è stata tipica di una certa politica di estrema sinistra e negli ultimi sette anni di un grillismo prima maniera, e si sta rinnovando, anche dal punto di vista della proposta politica come avvenuto in Germania, parlando di sviluppo economico sostenibile e di “green new deal”.

Guido Gentili su Il Sole 24 Ore ha usato il termine “neoambientalista” per denominare la vittoriosa proposta politica dei Verdi Tedeschi, movimento che rappresenta l’esempio principe e vincente del rinnovamento della proposta politica ambientalista. Su il Corriere Economia dello scorso 8 luglio Giovanni Pagano e Ilaria Madama, sempre in riferimento all’esempio tedesco, osservavano come “la sensibilità alle tematiche ambientali si accompagna oggi alla ricerca di un equilibrio tra istanze di sviluppo sostenibile, di solidarietà sociale e di rafforzamento dei principi democratici e dei diritti civili”.

Il dibattito in Italia su questo nuovo ambientalismo è appena incominciato e abbraccia tematiche più ampie, quali l’ecologia dei diritti e una nuova sensibilità animalista. È indubbio come l’Italia sia ancora un passo indietro rispetto al percorso fatto in altri Paesi europei, non solo in termini di consenso, ma molte forze politiche in modo trasversale stiano oggi provando a parlare questo nuovo linguaggio.

È importante considerare questo nuovo ambientalismo come un patrimonio di idee e cultura comune, e pertanto contribuire tutti attivamente alla discussione, aprendo un dibattito fra persone illuminate anche su L’Opinione.

 

Aggiornato il 04 settembre 2019 alle ore 15:33