“Mafia Capitale”, errore colossale

Un altro pezzo (e che pezzo) della “Mafia Capitale” se ne è andato, si è dissolto, non certo nel nulla, ma nell’impossibilità di parlare di “mafia” in un senso almeno un po’ giuridicamente concepibile. Si è sciolto “per strada”.

Non è solo la constatazione di impianto molto approssimativo di un processo per una delle tante “normalità” dell’anormalità di Roma. L’errore è nel metodo, nella stessa norma di cui si invocava l’applicazione. Appena venne fuori questo “nome d’arte” del processo in questione, parafrasando un manifesto elettorale cretino di Marino, io titolai un pezzo sull’argomento: “Questa non è mafia, è Roma”.

E, già, perché Roma è Roma: “Si dura Roma – ha da durà cussì”, scrisse Gioachino Belli a proposito di un argomento non troppo dissimile: le mance. Ma, dicevo, il difetto sta nel manico. Nell’impiantare i processi sul presupposto di quelle che ne dovrebbero essere le conclusioni. Un vizio che è proprio di tutti, o quasi, i processi di mafia, quelli con il nome d’arte, con tanto di definizione che vorrebbe stare a significare l’esser venuti a capo di una situazione criminosa, di un clan, di una zona di loschi traffici.

In fondo è lo stesso, sciagurato art. 416 bis c.p. che induce a tali errori. Il presupposto del reato, il “potere sul territorio”, che dovrebbe potersi accertare una volta individuati e provati tutti gli altri particolari, è, invece il presupposto giuridico del reato inventato “per combattere la mafia”. Certamente in questo caso si è andati oltre i limiti del buon gusto e del ridicolo più che del diritto.

La mafia che, sbarcata sulle coste laziali alla volta dell’Urbe sarebbe rimasta inchiodata, come disse Mussolini portando iella a se stesso e all’Italia, sul “bagnasciuga” ad Ostia, dove si sarebbe insidiata, tanto per “garantire” una “base territoriale” alle fantasie giuridiche antimafiose, dovrebbe far pensare e non solo ridere.

Non è detto, però che chi sa quanti altri processi di “antimafia” non siano congegnati anche peggio.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:45