Attacco all’Ucraina, più di un milione di cittadini senza corrente

I tecnici ucraini hanno ripristinato la corrente nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo stabilimento, il più grande d’Europa, era stato danneggiato da massicci bombardamenti alle prime ore del mattino di oggi. Al momento “la centrale nucleare di Zaporizhzhia è di nuovo collegata con due linee elettriche”, ha comunicato l’agenzia ucraina Energoatom sul suo canale Telegram. Ma il Cremlino ha sferrato un potente attacco su tutto il Paese, dove più di un milione di cittadini sono rimasti senza corrente dopo i bombardamenti aerei della notte contro le strutture energetiche di Kiev. Lo ha riportato per primo il Guardian. I raid di Mosca hanno colpito circa 700mila residenti nella regione di Kharkiv (la più bombardata), almeno 200mila nelle regioni meridionali di Odessa e Dnipropetrovsk e 110mila nella regione di Poltava. Queste sono le stime di Oleksiy Kuleba, il vice capo dell’Amministrazione presidenziale. Secondo le forze dell’Aeronautica militare di Kiev, l’esercito di Mosca ha colpito le strutture energetiche ucraine con 12 missili balistici che hanno centrato 151 obiettivi, come riferito anche dall’agenzia di stampa Unian.

Gli attacchi russi hanno anche causato un incendio alla stazione idroelettrica di Dnipro, la principale fornitrice di energia della centrale di Zaporizhzhia. La diga della stazione, però, non è a rischio di rottura, come hanno confermato le autorità competenti. Una crepa nella struttura della centrale di Dnipro, oltre ad interrompere le forniture alla centrale nucleare, causerebbe anche gravi inondazioni. Come d’altronde è successo l’anno scorso con il crollo della diga a Kakhovka, un sito più a valle del Dnipro. Per adesso, il bilancio delle vittime ammonterebbe a cinque civili, caduti nei bombardamenti di Mosca alle prime ore del mattino. L’amministrazione locale ha dichiarato che “il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico su Zaporizhzhia è salito a tre persone”, portando così a cinque il numero delle vittime in tutto il Paese.

“Condanniamo gli attacchi brutali della Russia contro città e infrastrutture civili in Ucraina” ha dichiarato la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Adrienne Watson. Nella sua nota, la politica ha invitato il Congresso statunitense a mettere fine “all’imperdonabile blocco” degli aiuti a Kiev.

Questo massiccio attacco russo sul territorio ucraino è arrivato insieme alla notizia che il Cremlino sta mettendo a punto un nuovo stanziamento di truppe con più di 100mila soldati. Il timore è che Mosca voglia lanciare una nuova offensiva durante l’estate. L’agenzia indipendente Rbc Ukraina ha riportato le parole del comandante delle forze di terra dell’Esercito ucraino, Oleksandr Pavlyuk, che ha confermato i movimenti russi. “Non conosciamo completamente i piani russi. Conosciamo solo i dati secondo cui stanno creando gruppi di oltre 100mila uomini” ha precisato il generale.

Aggiornato il 22 marzo 2024 alle ore 18:44