Siria, scontri tra i turchi e le forze di Damasco

La Turchia attacca le truppe siriane. “Violenti scontri” sono avvenuti tra le forze di Ankara, con le milizie locali loro alleate, e le truppe del regime di Damasco a sud di Ras al Ayn, la città di confine passata sotto il controllo turco con l’offensiva lanciata il 9 ottobre. È quanto riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui si tratta del primo “confronto diretto tra le due parti” dall’avvio dell’operazione turca.

Secondo l’Ong si tratta dei “primi combattimenti” tra le due parti dal lancio dell’offensiva di Ankara per cacciare le forze curde fuori dall’area. Altri scontri si segnalano tra le milizie curde delle Forze democratiche siriane e le forze di Assad da una parte e le milizie filo-turche dall’altra.

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, sono almeno sette combattenti lealisti e quattro miliziani ribelli sono rimasti uccisi. Gli scontri sono avvenuti a poche ore dalla scadenza della tregua concordata da Turchia e Russia per il ritiro delle milizie curde ad almeno una trentina di chilometri dalla frontiera turca.

Intanto, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in occasione del 96esimo anniversario dalla fondazione della Repubblica turca, ha lanciato un avvertimento: “Nessuno ci sottovaluti”. Una delegazione di Mosca si trova da ieri ad Ankara, per discutere dei prossimi passi nel coordinamento tra eserciti.

Aggiornato il 29 ottobre 2019 alle ore 13:52