Russiagate, l’indagine di Barr diventa penale

Il Russiagate è diventata un’inchiesta penale. Si tratta dell’indagine ordinata dal Procuratore generale degli Stati Uniti William Barr sulle origini del caso. È quanto riferisce il sito web Politico, citando una propria fonte. In pratica, i dirigenti e gli ex dirigenti dell’Fbi e del Dipartimento di giustizia coinvolti adesso rischiano un’incriminazione.

Ieri Fox News ha rilanciato la notizia secondo cui l’indagine “si è allargata sulla base di nuove prove scoperte durante il recente viaggio del procuratore John Durham a Roma con il ministro William Barr”. In quel viaggio, sostiene la tivù americana, i due hanno incontrato i dirigenti dei Servizi di intelligence italiani in due distinti incontri, a Ferragosto e il 27 settembre. Su queste circostanze il premier Giuseppe Conte ha informato il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) e di cui ha parlato anche nel corso di una conferenza stampa, sottolineando che l’indagine di Barr riguardava il comportamento dell’intelligence americana e non di quella italiana e che i Servizi italiani sono estranei al Russiagate.

Ma secondo fonti della Fox, la missione romana sarebbe stata quella l’occasione in cui sarebbero emerse queste “new evidences”. Prove che fonti d’intelligence italiane smentiscono “mai dato alcuna prova”, come già avevano fatto in passato con la storia dei due cellulari Blackberry di Joseph Mifsud, il professore maltese al centro della vicenda, che sarebbero stati consegnati dagli 007 agli americani.

Aggiornato il 25 ottobre 2019 alle ore 14:07