“Le Nazioni Unite sono finite, sono crollate”. Parola di Recep Tayyip Erdogan. Il presidente turco interviene sulla crisi mediorientale e canta il De Profundis alla pace lungo la Striscia di Gaza. Erdogan ha parlato ieri a sera ad Ankara a un “iftar”, il pasto che, dopo il tramonto, rompe il digiuno durante il mese sacro islamico del Ramadan. Erdogan ha espresso il proprio duro commento contro l’attacco dei missili israeliani su sei postazioni dell’organizzazione palestinese, lungo la Striscia di Gaza. “In questo momento – ha detto – non riesco neppure a parlare con il segretario generale dell’Onu António Guterres, nonostante abbiamo una buona amicizia. Se continuerà a esserci silenzio sul bullismo di Israele, il mondo sarà trascinato nel caos”.
Erdogan ha espresso un giudizio sferzante contro l’idea americana di trasferire l’ambasciata statunitense da Tel Aviv a Gerusalemme. “Non permetteremo – ha attaccato – che Gerusalemme sia usurpata da Israele. Sosterremo la lotta dei nostri fratelli fino al giorno in cui le terre palestinesi, che sono state a lungo occupate, avranno pace e sicurezza dentro i confini di un libero Stato palestinese”. Erdogan, come presidente di turno, ha convocato per domani a Istanbul un vertice straordinario dei 57 Paesi dell’Oic, l’Organizzazione della cooperazione islamica.
Aggiornato il 17 maggio 2018 alle ore 15:33