Dazi al Messico, Trump pensa all’emergenza nazionale

Donald Trump ha intenzione di dichiarare un nuovo stato di emergenza nazionale per colpire duramente con i dazi il Messico e superare le resistenze in Congresso, anche di molti repubblicani. Se non sarà raggiunto un accordo, la minaccia si tradurrà in un atto presidenziale. È quanto previsto in una bozza di dichiarazione ottenuta da The Hill. Nel testo si afferma come la nuova emergenza si rende necessaria in seguito al fallimento del governo del Messico di intraprendere azioni efficace per fermare il flusso di immigrati verso gli Usa.

“Il Messico vuole dispiegare 6mila soldati al confine meridionale con il Guatemala per impedire ai migranti di entrare nel Paese e da lì passare negli Stati Uniti”. Lo ha detto il ministro degli esteri messicano Marcelo Ebrard, a Washington, per cercare di impedire che gli Stati Uniti introducano dazi commerciali sulle merci messicane. Una misura necessaria, secondo Trump, che punta il dito sul fallimento del governo del Messico nell’intraprendere azioni efficaci per fermare il flusso di immigrati.

Intanto, Trump attacca la speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi. La leader democratica è stata definita dal tycoon come “una persona cattiva, vendicativa, orribile”. Il presidente statunitense ha replicato in un’intervista alla Fox News alle parole di Pelosi. Durante un incontro con i vertici del partito democratico, quest’ultima aveva detto di voler vedere il presidente “in prigione”. “Non penso che sia una persona di talento – ha detto risposto Trump –. Ho cercato di essere gentile con lei perché mi sarebbe piaciuto stringere alcuni accordi ma lei è incapace di farne”. È la seconda volta nel giro di poco tempo che Trump usa la parola “nasty” in riferimento a una donna. Nei giorni scorsi l’aggettivo era stato affibbiato anche alla moglie del principe Harry, Meghan Markle.

Aggiornato il 07 giugno 2019 alle ore 12:22