Maggioranza: è finita

Io non ho mai detto che il Governo in carica è illegittimo; ho evidenziato, e lo farei ancora, quanto fosse e sia estravagante una maggioranza costruita al solo fine di impedire il voto e differire (non evitare) la vittoria del malefico Matteo Salvini.

Abbiamo visto con i nostri occhi come sono andate le cose. Il voto dell’Umbria è soltanto il sigillo che mette la parola fine ad una legittimazione politica ormai inesistente.

Le ultime dichiarazioni di Orlando - uomo serio ed equilibrato - dimostrano che è davvero finita; che Conte non dirige una maggioranza ma due gruppi che, al pari di quanto era accaduto nei 16 mesi precedenti, non possono coesistere.

Il Presidente della Repubblica, diamogliene atto, le ha provate proprio tutte e ha messo in campo le migliori intenzioni (la Finanziaria, l’Europa, la crisi, la Costituzione…). Ha giocato tutti i jolly di cui disponeva e, fatta eccezione per il Governo di salute pubblica da consegnare a Mario Draghi, non ha più carte nel mazzo.

C’è poco da fare: è davvero finita. Finita per il Pd, che (nonostante Nicola Zingaretti l’impavido) non può autodistruggersi del tutto; finita per Matteo Renzi, che potrebbe essere impallinato dai suoi ex compagni prima che diventi forte; finita per i pentastellati, che sono finiti e basta.

Finita, però, anche per una opposizione di piazza e non di palazzo, impreparata a ricoprire il difficile ruolo assegnatole dai fatti. Finita, presumo, anche la pazienza degli elettori, che non capiscono più che cosa sta accadendo e temono un supplemento di recessione e di imposte.

Fine. Stop. Votare, però, non basterà. Provate a cambiare i cavalli. Questi mi sembravano un po’ brocchi.

Aggiornato il 31 ottobre 2019 alle ore 12:12