Economia dello spazio e del mare: esperti e innovatori a confronto

Gli esperti, i politici e gli imprenditori italiani dell’innovazione hanno avuto l’opportunità di confrontarsi e analizzare l’impatto della tecnologia spaziale e della ricerca legata alla blue economy durante il recente evento “Space & Blue. Economia dello Spazio e del Mare: interconnessioni e Made in Italy”.

L’evento ha avuto luogo nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e ha rappresentato l’occasione utile per riflettere sulle nuove dinamiche economiche e geopolitiche, concependo innovative visioni sulle due aree strategiche dello spazio e del mare partendo dal presupposto che è indispensabile avviare fin da subito azioni congiunte in termini di applicazione industriale e di servizi per rendere operative le più varie interconnessioni.

In particolare, si è affrontato il tema della crescita nazionale delle quote di mercato nell’area euro-mediterranea e internazionale. Ai lavori ha partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha relazionato sulla nuova era di espansione dei limiti geografici dell’esperienza umana, dove la colonizzazione del mare e dello spazio costituisce una grande opportunità economica.

Tra gli interventi degli esperti, particolare apprezzamento è stata la relazione di Sabrina Zuccalà, presidente della società 4ward360 Defence & Aerospace, leader internazionale nella creazione e somministrazioni di formulati in nanotecnologia per la Marina e la Difesa, che ha rilanciato l’importanza di elaborare progetti e proposte estremamente innovative per la crescita economica e delle startup.

“Quando ci confrontiamo con il Governo ‒ ha dichiarato la presidente Zuccalà ‒ non chiediamo sussidi ma proposte e sinergie, elaborare soluzioni e proposte. Siamo noi imprenditori che dobbiamo configurare il cambiamento attraverso l’innovazione tecnologica come con la mia società ho sviluppato insieme alla Marina e agli incursori”.

L’obiettivo, emerso da vari interventi, resta quello di mettere a fuoco le principali vie del dialogo interattivo tra questi due asset, per avviare azioni congiunte in termini di azione istituzionale, di ricerca e di applicazione industriale e consentire all’Italia di esprimere la propria leadership in Europa e nel Mediterraneo.

L’economia dello spazio secondo i dati di Euroconsult – a livello mondiale si attesta sui 464 miliardi di dollari. Si stima che il mercato spaziale globale raggiungerà oltre i 737 miliardi di dollari entro un decennio.

L’economia del mare, secondo i dati dell’XI Rapporto nazionale di Unioncamere, contribuisce in maniera significativa alla formazione del nostro Pil per un valore aggiunto prodotto pari a 52,4 miliardi di euro, che hanno attivato altri 90,3 miliardi negli altri settori economici per un valore aggiunto complessivo che raggiunge i 142,7 miliardi di euro. Due settori strategici e delicati della nostra realtà economica e istituzionale che esprimono già oggi delle eccellenze capaci di imporsi nei mercati globali. Con la forza che la somma del know-how, delle conoscenze e delle capacità acquisite nel corso del tempo dall’Italia, nello spazio e nel mare, si può immaginare una nuova prospettiva innovativa, sostenibile a altamente tecnologica per l’Italia e il suo tessuto economico-imprenditoriale.

Infine, come ribadito dai numerosi imprenditori presenti, la capacità di generare delle interconnessioni tra la filiera dello spazio e quella del mare si configura come la dinamica vincente che lascia già intravedere delle importanti potenzialità di sviluppo per la crescita sostenibile della nostra economia.

L’obiettivo comune è quello di rilanciare il ruolo economico dello Space&Blue con il Made in Italy, favorendo l’incontro tra progetti di ricerca e progetti industriali.

Aggiornato il 21 dicembre 2023 alle ore 16:53