Fisco, lavoro e credito

L’insediamento del Governo Draghi ha creato aspettative e speranze. Il momento però è particolarmente delicato, e non solo da un punto di vista sanitario. Tre bolle (occupazionale, creditizia e fiscale) sono infatti candidate a scoppiare insieme quando i nodi preesistenti alla pandemia verranno al pettine.

Su questo tema si è tenuto ieri il webinar Fisco, lavoro e credito: una tempesta perfetta da scongiurare, che ha visto la partecipazione di Giuliano Cazzola (membro del comitato scientifico di Adapt e senior fellow dell’Istituto Bruno Leoni), Antonio Foglia (consigliere del Gruppo Banca del Ceresio) e Nicola Rossi (professore ordinario di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata e membro del Cda dell’Istituto Bruno Leoni). Il dibattito è stato introdotto e coordinato da Alberto Mingardi (direttore generale dell’Istituto Bruno Leoni). 

Nicola Rossi ha esordito affermando che quando tra economisti si parla della pandemia ricorre l’immagine di una fitta nevicata: c’è una coltre bianca che copre tutto, ma quando si sarà sciolta mostrerà tutto ciò che è rimasto nascosto lì sotto. E qui nascosti ci sono soprattutto tre problemi: le tre “bolle” che rischiano di investire l’economia italiana. La politica dei rinvii e delle sospensioni è stata uno strumento, ma non può durare in eterno. Gradualmente occorre affrontare le grandi questioni che riguardano il mondo del lavoro, il rapporto fiscale tra Stato e cittadini e il settore creditizio.

Dicendosi d’accordo con Rossi, Giuliano Cazzola ha evidenziato come, se l’immagine della fitta nevicata è calzante, occorre rilevare che non accenna a smettere di nevicare. Questo fa sì che invece di cominciare a vedere i problemi per poterli risolvere li si allontani ancora di più. È questo infatti il maggior timore: che il Governo possa fare fatica a uscire dall’approccio che si è cristallizzato in questi mesi di pandemia.

Antonio Foglia, nel suo intervento, si è concentrato sul settore del credito. I sistemi bancari sono attualmente sottocapitalizzati, come succede quando si è di fronte a una crisi del comparto economico. L’arrivo a Palazzo Chigi di un ex banchiere centrale è in questo senso un’occasione, perché è davvero arrivato il momento di una riforma strutturale del sistema bancario, che consenta di cambiare sia la mentalità che il modello di business.

Aggiornato il 05 marzo 2021 alle ore 12:55