Fisco, lavoro e credito

giovedì 4 marzo 2021


L’insediamento del Governo Draghi ha creato aspettative e speranze. Il momento però è particolarmente delicato, e non solo da un punto di vista sanitario. Tre bolle (occupazionale, creditizia e fiscale) sono infatti candidate a scoppiare insieme quando i nodi preesistenti alla pandemia verranno al pettine.

Su questo tema si è tenuto ieri il webinar Fisco, lavoro e credito: una tempesta perfetta da scongiurare, che ha visto la partecipazione di Giuliano Cazzola (membro del comitato scientifico di Adapt e senior fellow dell’Istituto Bruno Leoni), Antonio Foglia (consigliere del Gruppo Banca del Ceresio) e Nicola Rossi (professore ordinario di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata e membro del Cda dell’Istituto Bruno Leoni). Il dibattito è stato introdotto e coordinato da Alberto Mingardi (direttore generale dell’Istituto Bruno Leoni). 

Nicola Rossi ha esordito affermando che quando tra economisti si parla della pandemia ricorre l’immagine di una fitta nevicata: c’è una coltre bianca che copre tutto, ma quando si sarà sciolta mostrerà tutto ciò che è rimasto nascosto lì sotto. E qui nascosti ci sono soprattutto tre problemi: le tre “bolle” che rischiano di investire l’economia italiana. La politica dei rinvii e delle sospensioni è stata uno strumento, ma non può durare in eterno. Gradualmente occorre affrontare le grandi questioni che riguardano il mondo del lavoro, il rapporto fiscale tra Stato e cittadini e il settore creditizio.

Dicendosi d’accordo con Rossi, Giuliano Cazzola ha evidenziato come, se l’immagine della fitta nevicata è calzante, occorre rilevare che non accenna a smettere di nevicare. Questo fa sì che invece di cominciare a vedere i problemi per poterli risolvere li si allontani ancora di più. È questo infatti il maggior timore: che il Governo possa fare fatica a uscire dall’approccio che si è cristallizzato in questi mesi di pandemia.

Antonio Foglia, nel suo intervento, si è concentrato sul settore del credito. I sistemi bancari sono attualmente sottocapitalizzati, come succede quando si è di fronte a una crisi del comparto economico. L’arrivo a Palazzo Chigi di un ex banchiere centrale è in questo senso un’occasione, perché è davvero arrivato il momento di una riforma strutturale del sistema bancario, che consenta di cambiare sia la mentalità che il modello di business.


di Istituto Bruno Leoni