La vergogna non ha fine. Mentre ci sono milioni di disoccupati e le aziende non trovano personale, l’assistenzialismo cieco ed ormai intasato da situazioni al limite della correttezza, consente a chi potrebbe lavorare di starsene a casa pesando sulle casse dell’Inps e sul groppone di chi lavora e viene pagato con formule riduttive e procrastinate nel tempo. Senza certezze né prospettive di futuro.

E allora impera il volontariato, altra piaga storica e da stroncare una volta per tutte nel nostro Paese.

I volontari sono gli schiavi di una volta, procurano reddito per chi piangendo e farfugliando, spesso nel mondo dello sport italiano, alla luce della parola passione si arricchisce alle spalle di questa categoria che definirei “italo-schiavi”. Ma che paesaggio economico stanno costruendo? Un finto assistenzialismo da una parte e sfruttamento dall’altro. E poi ci chiediamo perché l’economia è al collasso.

Meritocrazia zero, incitamento a lavorare pure, garanzie per tutti tranne che per gli italiani. Diamoci una svegliata altrimenti i nostri figli cresceranno sottomessi ad un regime di paura e di finto assistenzialismo completamente gestiti e gestibili. Non è più accettabile questo andazzo.

(*) Nella foto in basso l’avvocato ed esperto di economia e finanza, Renato Siniscalchi.

Aggiornato il 07 dicembre 2020 alle ore 13:34