Fisco, tasse, tributi:   l’esperto risolve

Ritorna la rubrica del dottor Alfredo Annibali, commercialista di Roma, che settimanalmente risponde ai quesiti dei lettori in materia fiscale e tributaria. Il dottor Annibali vanta una esperienza trentennale nel settore ed è anche Revisore legale e Perito del Tribunale Civile di Roma. Domande e risposte per aiutare il contribuente a destreggiarsi meglio nell’intricato mondo del fisco.

Walter da Roma: Mi sono fatto ricoverare per un banale intervento presso una casa di cura “non convenzionata” della mia città e con mio grande stupore mi è stata chiesta anche l’iva sulle prestazioni sanitarie, ma non sono esenti ai sensi dell’art.10 Dpr 633/72? No, o meglio normalmente lo sono ma non nel caso siano rese da tale tipologia di soggetti. Ciò risulta più o meno evidente dalla lettura del n.19 del citato articolo ove si fa sempre riferimento a quelle “convenzionate”. Per esclusione, quindi in tutti gli altri casi sono imponibili ad aliquota ordinaria (vedi anche la risoluzione 87/e/2010 dell’Agenzia delle Entrate).

Loretta da Gaeta: Sul nuovo regime per le imprese minori. Chiarito che, salvo diversa opzione, da quest’anno sarò tassata per cassa vorrei sapere se ciò comporta che il trattamento di fine rapporto mi diventerà deducibile solo quando lo pagherò? No, in quanto per alcune categorie di costi si continuerà a seguire il criterio della competenza. Vi rientrano quindi il trattamento di fine rapporto ma anche i canoni di leasing, gli ammortamenti, le sopravvenienze e le minusvalenze.

Rossana da Muggia: È vero come sostiene un suo collega che io, in quanto ingegnere, non posso beneficiare dell’“iperammortamento”? Sì, come anche recentemente confermato da Telefisco, in quanto la norma che lo ha introdotto fa sempre riferimento al reddito d’impresa. Salvo diversa indicazione futura confermo quanto detto dal mio collega.

Roberto da Sutri: Ho sentito dire che la categoria a cui le appartiene sciopererà a fine mese, cosa comporterà per noi contribuenti? Nulla. Premesso che è la prima volta che attuiamo una simile forma di protesta (dichiarata legittima dalla Commissione di garanzia per il diritto allo sciopero) il contribuente è in regola per il semplice fatto di aver conferito mandato professionale ad un collega. Siamo noi che tarderemo l’invio delle dichiarazioni in scadenza all’Agenzia. Inutile dire che sono d’accordo con le motivazioni in quanto sono anni che di fatto ci sostituiamo all’operato dei pubblici impiegati con notevoli aggravi (per noi) di costi e stress lavorativo. Speriamo che tutto ciò serva ad un fisco più razionale.

Carmen da Lucca: gestisco una piccola associazione sportiva dilettantistica e prevedo però di superare nel corso del presente anno il limite dei 250mila euro di proventi commerciali, perderò i benefici previsti? No, in quanto proprio dall’esercizio in corso tale limite è stato elevato a 400mila euro. Quindi se non supererà tale soglia può stare tranquilla ricordando che il coefficiente di redditività (sul fatturato) è pari al 3 per cento su cui calcolare poi la normale aliquota Ires ora al 24 per cento.

Angelo da Arenzano: Posso beneficiare del bonus per l’acquisto mobili pur essendo solamente “comodatario” (con contratto registrato)? Sì. Come già chiarito più volte tale beneficio spetta non solo al proprietario. In questo caso occorre però che siano iniziati dei lavori di ristrutturazione antecedentemente l’acquisto degli stessi.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:22