Quando “il Diavolo indossa la tonaca” ed è un fine esorcista di se stesso, divertendosi così due volte! “Soldi, Sesso, Sangue”, le “Tre Esse” di Satana che con la sua quarta “S” ricomprende tutti i delitti di cui è il Magister, e ne fa un uso universale attraverso le consorterie segrete nelle quali stanno indissolubilmente assieme - unite dagli innominabili ricatti reciproci - politica, società, Chiesa e mafie. A quanto pare, il Demonio abita stanze e palazzi dai quali dovrebbe stare rigorosamente fuori, bandito e maledetto. Come i sacri luoghi edificati all’interno delle mura vaticane e al di fuori di esse con diritto però di extraterritorialità, nel senso che chiese, luoghi di culto e altri edifici di proprietà del Vaticano sono sottratti a norma di Concordato alla giurisdizione civile e penale italiana.

L’ultimo libro denuncia di Gianluigi Nuzzi, dall’eloquente titolo “Peccato originale”, per l’Editore Chiarelettere 2017, mette in sequenza le “Tre Esse”, analizzando con una scrupolosa documentazione testimoniale e documentale quanto le radici del male siano da tempo profondamente radicate proprio nel cuore della cristianità e della curia romana.

La prima, i “Soldi”, riguarda i conti segreti dello Ior, ultima, autentica roccaforte “offshore” nel cuore dell’Europa, in cui attraverso Paul Marcinkus e i suoi successori sono passati fiumi di denaro sospetto del narcotraffico e delle manovre oscure di Calvi e Sindona, con la morte violenta dei due protagonisti e, forse, dello stesso Papa Luciani, tradito dal quel suo voler avviare un’opera di profondo rinnovamento etico e morale delle finanze vaticane. Molti dei documenti contabili citati testimoniano le terrificanti lotte di potere all’interno dello Ior e del Governatorato vaticano, in cui il ruolo dei cardinali di punta e più influenti assume davvero sembianze diaboliche. Si viene così edotti sulle strategie super raffinate di delegittimazione e depotenziamento delle volontà papali di Benedetto XVI e di Francesco, che sembrano ricordare molto da vicino come il Diavolo si annidi sempre nei dettagli: un regolamento di attuazione delle direttive del successore di Pietro che tarda ad arrivare, o quando arriva stabilisce tutto l’opposto del fine che si voleva perseguire; procedure che vanno lentissime quando sono scomode e intralciano i veri timonieri palesi e occulti delle politiche vaticane.

La seconda delle “S” è il sangue, partendo dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, attorno le cui vicende si intrecciano un numero incredibile di trame, come la Banda della Magliana e l’incredibile sepoltura del cassiere dell’organizzazione, “Renatino” De Pedis, all’interno di una basilica vaticana. Da lì, il braccio di ferro tra procure e autorità ecclesiali vaticane, che si sono dimostrate in grado, attraverso la leva della segretezza, in quanto le Procure italiane non possono accedere agli archivi riservati vaticani (dove pure esisterebbe un corposo dossier sul sequestro) per l’accertamento definitivo dei fatti incriminati.

Ancora più sconcertante, se possibile, è però l’accurata analisi e citazione dei crimini relativi alla terza “S”, il Sesso, soprattutto tra maschi adulti e minori, più o meno consenzienti, con il relativo dilagare di festini (spesso con l’accompagnamento di droghe varie) e pratiche omosessuali all’interno delle sacre mura e con spericolate frequentazioni di locali gay della Roma by-night. Che dire? Forse, davvero, servirebbe un nuovo battesimo per la Chiesa di Cristo.

Aggiornato il 01 dicembre 2017 alle ore 16:51