Nicastri (Aidr): “Tuteliamo la nostra reputazione sul web”

Nell’universo di Internet tutto resta. E il diritto all’oblio è una chimera. Secondo il presidente dell’Associazione Italian Digital Revolution, Mauro Nicastri, “i fatti commessi in passato o vicende nelle quali si è rimasti, in qualche modo coinvolti e che sono divenute oggetto di cronaca, stanno determinando conseguenze dannose che possono ledere il proprio onore o la propria reputazione. Il problema si è enormemente amplificato con l’avvento del web e la sua capacità di non dimenticare”.

Per Nicastri, “ogni giorno e per gli scopi più disparati andiamo alla ricerca di informazioni sul web che riguardano persone comuni, celebrità, associazioni o aziende e non solo a livello professionale, ma anche e forse spesso nelle relazioni personali. La nostra reputazione, quindi, ad oggi passa soprattutto attraverso l’on-line, e in una società basata sulla connessione costante, la reputazione è un elemento imprescindibile da curare giorno dopo giorno. È il nostro biglietto da visita per tutti coloro che ricercano informazioni su di noi sul web per cui è fondamentale essere totalmente consapevoli di quello che pubblichiamo, postiamo o condividiamo sul web e pertanto, è un elemento da far crescere quotidianamente”.

Secondo il presidente dell’Aidr, “la reputazione on-line, però, è anche il frutto di tutte le conversazioni on-line tra i vari utenti e che esprimono un’opinione su di noi, su un prodotto o su un servizio. La disciplina della reputazione digitale si è fortemente sviluppata negli Stati Uniti e sta cominciando a diffondersi anche in Italia. Abbiamo il dovere di rendere i cittadini pienamente consapevoli che dietro alle straordinarie potenzialità della tecnologia si celano profonde implicazioni sociali, culturali ed etiche e, dobbiamo provare, tutti insieme, a veicolare i rimedi e le precauzioni da adottare per tutelare la propria immagine in rete e per evitare problemi in relazione alla propria identità digitale”.

Nicastri non ha dubbi: “Nei prossimi mesi, attraverso il nostro costante coinvolgimento, ascolto e dialogo della società civile sul territorio e sul web, apriremo un confronto con autorevoli esperti per affrontare e chiarire alcuni argomenti relativi al trattamento dei dati personali soffermandoci in particolare sul diritto di rettifica e di integrazione, sul diritto alla cancellazione dei dati, sul diritto di limitazione dei dati ed altro ancora”.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 10:32