
La promozione matematica, il campionato cadetto, Papa Francesco e l’Avellino. C’è un fil rouge che lega i fasti sportivi della squadra campana con gli avvenimenti globali, e non è la prima volta. Dopo sette anni di militanza in Serie C – tra cui la mancata promozione nel 2018 per una fideiussione non conforme – l’Avellino ha celebrato il ritorno in Serie B. Gli irpini si sono riscattati ufficialmente con l’ultima vittoria esterna sul Sorrento per 2-1 – gara disputata allo stadio “Viviani” di Potenza per l’indisponibilità dell’impianto campano – che ha sancito matematicamente la promozione. Ripartita dai Dilettanti con la nuova denominazione Calcio Avellino Ssd, la società ha centrato subito il ritorno in Serie C, inaugurando un percorso lungo sei stagioni nell’ex Lega Pro. Il presente racconta di una promozione attesa e meritata, accolta con entusiasmo da una tifoseria da sempre fedele ai Lupi, che nonostante anni di difficoltà non ha mai abbandonato i colori biancoverdi.
Ma accanto alla cronaca sportiva si è intrecciata (per l’ennesima volta!) la dimensione simbolica, che accompagna – quasi come un riflesso parallelo – i momenti chiave della storia dell’Avellino con accadimenti di portata globale. La promozione è arrivata nel giorno di Pasqua, mentre il lunedì in Albis ha segnato la scomparsa di Papa Francesco, che è venuto a mancare all’età di 88 anni. Una coincidenza che alimenta un suggestivo filo conduttore tra la fede e il pallone, tra il Vaticano e gli irpini. Nel 1958, in concomitanza con la morte di Papa Pio XII, l’Avellino ottenne la promozione in Serie C. Cinque anni più tardi, nel 1963, la salita in terza serie coincise con la scomparsa di Giovanni XXIII. Ma fu il 1978 a consacrare questa sovrapposizione: l’anno dei due conclavi, con l’addio a Paolo VI, la breve elezione di Giovanni Paolo I e infine l’arrivo al soglio pontificio di Giovanni Paolo II. In quello stesso anno, l’Avellino ottenne la storica promozione in Serie A, la vetta più alta mai raggiunta dal club. Nel 2005, anno della morte di Giovanni Paolo II, arrivò un altro salto in Serie B. Otto anni dopo, nel 2013, mentre Benedetto XVI annunciava la storica rinuncia al pontificato, i “lupi” tornavano ancora una volta nella serie cadetta. Le vie del pallone sono infinite.
Aggiornato il 23 aprile 2025 alle ore 09:40