Sinner trionfa a Melbourne, un anno dopo

Game, set e match. La difesa dei punti conquistati in Australia un anno fa doveva passare inesorabilmente da una seconda vittoria consecutiva, e così è stato. Jannik Sinner ormai non si ferma più. A 23 anni, il talento azzurro ha vinto il suo secondo Australian open consecutivo, battendo in finale il tedesco Alexander Zverev con un secco 6-3, 7-6, 6-3. Due ore e 42’ di dominio sul numero due del mondo, che nulla ha potuto contro la solidità e la freddezza del numero uno del ranking Atp. A colpire, oltre al gioco impeccabile – e qui Zverev ha dato una mano, regalando alcuni degli scambi più belli del torneo – è stato il gesto di Jannik a fine match: un abbraccio sentito a un Zverev visibilmente commosso per l’ennesima occasione mancata in uno Slam. La sportività, ancora una volta, va di pari passo con la classe. E infatti di Nick Kyrgios, ancora nessuna notizia. Se è possibile, con questa vittoria Jannik entra ancor di più nell’Olimpo dello sport italiano. È il primo azzurro a conquistare tre titoli Slam, superando un mostro sacro come Nicola Pietrangeli. E non è tutto: Jannik è anche il 15° giocatore nell’era open a vincere più di un titolo agli Australian open e solo l’11° a farlo per due anni consecutivi. Insomma, siamo di fronte a un fuoriclasse che continua a riscrivere i confini del tennis

Anche se il punteggio della Finale racconta di una vittoria netta, il torneo di Sinner non è stato tutto in discesa. Relativamente, poiché in sette partite, ha concesso appena due set: uno inaspettato contro l’australiano Tristan Schoolkate, numero 173 al mondo, e l’altro nel match contro Holger Rune. Tra il secondo e il terzo set contro il danese, Jannik ha accusato un lieve malessere, che per un attimo ha fatto temere un ritiro. Ma è proprio nei momenti difficili che l’altoatesino dimostra di essere un campione: resistenza mentale, capacità di adattamento e una voglia di vincere che non conosce limiti. “Ottenere questi risultati è bellissimo, ma lo è ancora di più condividerli con chi mi è sempre accanto”, ha detto Sinner con il sorriso di chi sa di aver fatto qualcosa di grande. Poi, un messaggio di incoraggiamento all’avversario: “Sei un giocatore straordinario, non mollare mai. Tutti sappiamo quanto sei forte e sono certo che presto sarà il tuo turno”. Un pensiero speciale è andato anche al coach Darren Cahill, che potrebbe lasciare a fine stagione: “Darren, spero di convincerti a restare. Con te e Simone Vagnozzi tutto è iniziato, e sono felicissimo di vivere queste emozioni al vostro fianco”. Ma per Jannik non c’è tempo per rilassarsi. Dal 3 al 9 febbraio sarà a Rotterdam, dove cercherà di difendere il titolo conquistato lo scorso anno e di aggiungere un altro tassello a questa straordinaria carriera. Dopo Melbourne, l’asticella è ancora più alta, ma con Sinner sembra proprio che il meglio debba ancora arrivare. Adesso, è ufficialmente Jannik l’uomo da battere.

Aggiornato il 27 gennaio 2025 alle ore 18:20