L’Italia cade contro la Roja, la Spagna si qualifica agli Ottavi

Il pallone ce l’hanno sempre loro. Queste sono state le parole, rassegnate, del commentatore di Sky Sport Fabio Caressa verso lo scadere dei 90 minuti di Spagna-Italia, la seconda partita degli Azzurri nel Gruppo B degli Europei di Calcio. In Germania, la Nazionale di Luciano Spalletti non è riuscita mai a impensierire la difesa spagnola, senza tirare mai nello specchio della porta avversaria. La Roja ha dominato sotto tutti i punti di vista, dal possesso palla, alla precisione nei passaggi, fino al dato sui tiri in porta sul quale ha inciso il nostro fuoriclasse Gianluigi Donnarumma, rendendo la sconfitta meno amara del dovuto. Tanti miracoli dell’estremo difensore azzurro, che non ha potuto niente sulla deviazione – a portiere battuto – di Riccardo Calafiori, che con il suo autogol ha regalato la vittoria alle Furie rosse.

Ma il vantaggio tattico per eccellenza – come insegna il calcio – è stato il dribbling. Per la precisione, la capacità di saltare l’uomo del giovane Nico Williams, che ha vinto di gran lunga il duello a destra con Giovanni Di Lorenzo. Il terzino del Napoli non è mai riuscito a contenere l’esterno d’attacco dell’Athletic Bilbao, che con un suo cross ha propiziato l’autorete del centrale del Bologna. In campo, c’era una squadra che camminava sul velluto, e un’altra che camminava e basta. “La differenza l’ha fatta la freschezza, loro erano molto più freschi di noi”, ha ammesso il ct Spalletti ai margini della partita. “Abbiamo fatto spesso letture ritardate. La chiave del problema è sempre la stessa: siamo stati sotto livello per reazione, per accompagnare le azioni, erano più freschi e ci hanno creato problemi per velocità e scelte, e si è visto”, ha spiegato l’allenatore toscano.

Adesso, contro la Croazia ferma a un punto, basterà un pareggio per passare il girone. Ma anche su questo, i dubbi non si risparmiano. L’ultima partita del Gruppo B è diventata ancor più decisiva per la Nazionale italiana, e non è escluso che mister Spalletti operi qualche cambio a livello di modulo e formazione. Anche perché, la maggior parte dei titolari dell’Italia, nei rispettivi club, giocano in una posizione diversa. Ed ecco che i vari Mvp dello scudetto dell’Inter – vedi Alessandro Bastoni, Federico Dimarco, Nicolò Barella – potrebbero tornare a brillare, con un modulo a loro più consono. Anche l’idea di un attacco “a due” con Gianluca Scamacca e Federico Chiesa potrebbe stuzzicare il tecnico ex Napoli, che contro la Croazia dovrà provare il tutto per tutto. “20 elementi su 26 sono abituati a giocare in un 3-5-2 o moduli simili”, ha osservato l’allenatore e commentatore Andrea Stramaccioni nel post-partita. E non ha tutti i torti.

BAGGIO RAPINATO DURANTE SPAGNA-ITALIA

Se per i tifosi dello Stivale la partita di ieri sera è stata uno strazio, ancor peggio è andata al Divin codino, che stava guardando il match in tivù quando dei rapinatori sarebbero entrati in casa sua. Roberto Baggio, allora, ha provato a fermarli, e i malviventi l’avrebbero colpito alla testa con il calcio della pistola. I medici, secondo quanto si è appreso, gli hanno applicato alcuni punti di sutura sul capo, per il colpo subito da uno dei banditi. “Innanzitutto, desideriamo, io e la mia famiglia, ringraziare tutti per il grande affetto ricevuto. Davvero grazie”, ha dichiarato l’ex Juventus e Brescia dopo l’aggressione. “In simili circostanze può accadere di tutto, e per fortuna la violenza subita ha generato solo alcuni punti di sutura alla mia persona, lividi e molto spavento. Ora rimane da superare la paura”, ha concluso Baggio.

Aggiornato il 21 giugno 2024 alle ore 16:54