Ritratti. Jrue Holiday: vita e miracoli

Jrue Holiday è di Chatsworth, distretto di Los Angeles. Ritenuto uno dei difensori più forti dell’Nba, è fresco dell’anello conquistato dai Boston Celtics (dopo quello del 2021 con i Milwaukee Bucks). Il 34enne ha talento, dato da Madre Natura, ma soprattutto un grande cuore. La vita, infatti, a un certo punto lo pone davanti a un bivio. La moglie malata che riesce a far venire alla luce la loro bambina (poi arriverà anche un altro figlio). La decisione di fermarsi con la pallacanestro. E poi ripartire. Con determinatezza. Perché essere determinati non rende le cose più facili, ma possibili.

La sintesi perfetta porta la firma de La Giornata Tipo, pagina che sui social racconta il basket come pochi sanno fare. E sulla vicenda di Holiday scattano una fotografia nitida: “Agosto del 2016. Lauren Cheney, ex campionessa statunitense di calcio, si ammala di una rara forma di tumore al cervello. Lauren è la moglie di Jrue Holiday, ed è al sesto mese di gravidanza. Non solo la vita di Lauren, ma anche quella della nascitura è in pericolo. Jrue prende una decisione drastica: abbandona i Pelicans, e il basket, per stare vicino alla sua famiglia, rinunciando anche ai 25 milioni di stipendio di quella stagione”.

La decisione presa è quella di anticipare il parto: “E rischioso ma è l’unica chance di vita per la bambina. A ottobre viene operata anche Lauren. A dicembre sia Lauren che la bambina vengono dichiarate fuori pericolo: per loro inizia un lungo percorso riabilitativo. Jrue torna così a giocare. Quel periodo ha segnato per sempre la vita di Holiday: la moglie Lauren ha perso quasi totalmente la vista da un occhio, e per i primi 8 mesi di vita non ha potuto toccare sua figlia chiusa in una incubatrice. Oggi Tyler ha sette anni”.

“Nel frattempo – viene ricordato – è arrivato anche un fratellino, Hendrix. Jrue ha detto: "È il terzo miracolo della mia vita. Il primo è stato quello di poter continuare a condividere la mia vita con mia moglie Lauren. Il secondo è stata la forza con cui Tyler ha lottato per vivere. Il terzo è stato il nostro secondo figlio arrivato dopo che, a causa della malattia di mia moglie, le probabilità di poter avere altri figli erano prossime allo zero”. Per la cronaca, scrivono dalla Giornata Tipo, “mamma Lauren non c’era alla partita di questa notte, preferisce evitare le emozioni troppo forti. Ma subito dopo la premiazione, i due piccoletti hanno chiesto al papà di chiamare la mamma per dirle che papà ha vinto il titolo Nba”.

Aggiornato il 21 giugno 2024 alle ore 16:14