Mondiali 2034, di nuovo al caldo?

Che il calcio sia lo sport più popolare al mondo è un dato di fatto. Ma in Arabia Saudita c’è chi ama il pallone un po’ di più. E tra i vertici della Federazione internazionale di calcio (Fifa) c’è chi stravede per i sauditi e, con un po’ di malizia, per i loro portafogli. Quando l’Australia si è ritirata dalla corsa per ospitare i Mondiali di calcio del 2034, lo Stato del golfo è rimasto come unico candidato, aggiudicandosi l’edizione. Già all’inizio di ottobre, nel momento in cui l’Arabia Saudita ha annunciato la sua candidatura per la Fifa World Cup, più di 100 Paesi membri (su 211) del Consiglio della Federazione erano già pronti a sostenere la causa araba. Inoltre, l’Istituzione che regola il calcio mondiale ha deciso di rivedere i requisiti necessari per ospitare l’evento: se per il 2030 sarà necessario avere sette stadi già esistenti, per la manifestazione del 2034 ne basteranno solo quattro. Guarda caso, proprio il numero di palazzetti presenti nel Regno. Oggi, il presidente della Fifa Gianni Infantino ha annunciato, con un post sui suoi profili social, che i mondiali del 2034 si terranno “in Asia, con lArabia Saudita”.

I segnali del favoreggiamento da parte della Fifa verso i sauditi non sono mai stati celati, da quando l’ente per il turismo Visit Saudi è stato lo sponsor dei Mondiali del Qatar nel 2022. Il presidente della Football Australia James Johnson, dopo essersi tirato fuori dai giochi, ha esternato una flebile protesta: “Per decidere il Paese ospitante ci sarebbero voluti, normalmente, circa tre anni”, ha commentato. Ma così non è stato.

Come in una partita di Cluedo, ora che sappiamo il “chi” e il “quando”, è il momento di affrontare l’argomento “come”. I fan di tutto il mondo stanno già impallidendo alla possibilità di vedere un altro Mondiale invernale, alla stregua di Qatar 2022. Ma l’ex presidente della Federazione calcistica dell’Arabia Saudita, Yasser al-Misehal, ha precisato che “ci sono molte nuove tecnologie che permettono di raffreddare o climatizzare gli stadi, per non parlare del fatto che molte città del regno godono di unatmosfera molto piacevole in estate”. L’uomo, che nel febbraio del 2023 è stato eletto membro del Consiglio della Fifa, ha chiosato dicendo che il Regno è pronto “ad affrontare tutte le possibilità”.

Aggiornato il 03 novembre 2023 alle ore 17:32