La nuova figura di spicco nel mondo del calcio è, senza dubbio, il Video assistant referee(Var). Il compito dell’arbitro nella sala degli schermi è quello di vigilare sulle scelte dell’ufficiale di gara in campo e, in caso di errore, richiamare l’arbitro a un replay (on field review) dell’azione incriminata. Poi, il primo fischietto può decidere se confermare o cambiare la sua decisione. Questa procedura può essere attivata solo in caso di dubbio su gol, rigori e falli da cartellino rosso. Mentre, in caso di posizione di fuorigioco errata o addirittura non segnalata, il Var fa tutto da solo: non deve neanche richiamare l’arbitro al monitor. Sono ormai cinque anni che questa tecnologia è entrata nei campi dei maggiori campionati del mondo, e per quanto i cosiddetti “episodiarbitrali siano drasticamente diminuiti, le decisioni dei fischietti fanno ancora discutere.

“Si percepisce che c’è stato un delitto quando si trovano le prove”, ha ragionato Andrea Stramaccioni durante l’ultima puntata di Open Var – il nuovo format di Dazn in collaborazione con la Figc, che fa ascoltare i discorsi della sala Var in compagnia del designatore Gianluca Rocchi – a proposito della rete convalidata a Christian Pulisic in Genoa-Milan. L’allenatore e conduttore italiano ha fatto intendere che – ora che tutto il mondo può vedere i replay insieme all’ufficiale di gara – quando la decisione del fischietto rimane incompresa, per i tifosi la frustrazione è ancora più grande. “Se la certezza non c’è nelle immagini, si lascia la decisione di campo” ha spiegato Rocchi agli opinionisti di Open Var. “Mi rendo conto che sia difficile accettare una decisione così perché lascia dubbi, come li ha lasciati a noi – ha continuato l’ex arbitro internazionale – però l’importante è che chi opera al monitor sia scrupoloso e cerchi la verità fino in fondo, dove non si trova la verità al 100 per cento deve lasciare la decisione di campo”.

Secondo Gianluca Rocchi la soluzione è una sola: costruire una nuova generazione di ufficiali che sappiano decidere. Insomma, fischietti con personalità. Che non va confusa con le manie di protagonismo, che da qualche anno vanno di moda nella classe arbitrale italiana.

Aggiornato il 11 ottobre 2023 alle ore 09:18