Papa Francesco, sciolta la prognosi ma resta la prudenza

I medici hanno sciolto la prognosi. Ma il quadro di salute di Papa Francesco, anche se in lieve miglioramento, resta complesso. Il Pontefice non è ancora guarito o fuori da qualsiasi pericolo. Per queste ragioni, rimane ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per continuare le terapie per curare la polmonite. Inoltre, continua a essere sempre assistito dall’ossigeno. La notte è trascorsa tranquilla, il Pontefice si è svegliato attorno alle 8. Lo riferisce la Sala stampa vaticana. Un fatto è certo: si tira il primo vero sospiro di sollievo per Papa Francesco ricoverato ormai da quasi un mese. “Le condizioni cliniche del Papa – si legge nel bollettino dei medici diramato ieri – continuano ad essere stabili. I miglioramenti registrati nei giorni precedenti si sono ulteriormente consolidati, come confermato sia dagli esami del sangue che dall’obiettività clinica e dalla buona risposta alla terapia farmacologica. Per tali motivi i medici hanno deciso di sciogliere la prognosi”.

Il Papa non è in imminente pericolo di vita a causa dell’infezione (ai bronchi e ai polmoni) per la quale è stato ricoverato. Ma il quadro resta complesso e permangono altri pericoli, anche a causa dell’età (Francesco ha 88 anni compiuti), e per questo deve restare in ospedale, per proseguire le cure in un ambiente protetto. Per la stessa ragione anche le visite sono al contagocce, “solo quelle strettamente necessarie”, hanno spiegato dal Vaticano. Secondo i medici, “in considerazione della complessità del quadro clinico e dell’importante quadro infettivo presentato al ricovero, sarà necessario continuare, per ulteriori giorni, la terapia medica farmacologica in ambiente ospedaliero”. “Ulteriori giorni”. Lo staff medico non ha fornito un arco temporale preciso ma è evidente che, con una polmonite che deve ancora essere curata, e la fragilità dovuta all’età, potrebbe trattarsi ancora di settimane. Ieri mattina il Papa ha potuto seguire gli Esercizi spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI, ha poi ricevuto l’Eucarestia e si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato per un momento di preghiera.

Ieri pomeriggio si è nuovamente unito agli Esercizi spirituali della Curia, seguendo in collegamento video. Durante la giornata ha alternato la preghiera al riposo. Intanto, il 13 marzo ricorrerà il dodicesimo anniversario del pontificato di Papa Francesco. Per questo sarà celebrata una messa di ringraziamento nella chiesa nazionale degli argentini, Santa Maria Addolorata a Roma. Lo comunica sui social l’ambasciata argentina presso la Santa Sede indicando che la celebrazione si terrà alle 19. Frattanto, non risultano al momento specifici lavori a Casa Santa Marta per il futuro ritorno del Papa dopo le dimissioni dall’ospedale. Lo riferiscono fonti vaticane precisando che dovranno essere i medici, quando sarà il tempo, a indicare eventuali attrezzature delle quali Papa Francesco potrebbe avere bisogno in seguito.

Aggiornato il 11 marzo 2025 alle ore 13:24