Esistono sacerdoti che scelgono di non stare sotto ai riflettori, ma che quotidianamente portano avanti i valori della legalità nelle nuove generazioni. Tra questi, Don Angelo Cassano, parroco della Chiesa di San Sabino di Bari, che non ama definirsi un “prete anti-mafia” ma che ogni giorno si batte per un lavoro di consapevolezza sul territorio, nelle comunità, dedicandosi soprattutto ai giovani.

Dal ricordo di Don Peppe Diana, ucciso il 19 marzo 1994 nella sacrestia della chiesa di San Nicola di Bari, prima di poter pronunciare la messa, in quanto aveva avuto il coraggio di denunciare le dilaganti attività criminali nel contesto a Casal di Principe, fino all’inchiesta “Codice Interno”, che ha messo in luce le infiltrazioni della malavita organizzata nella città di Bari, dalla politica all’economia, Don Angelo Cassano racconta a L’Opinione una realtà in cui la cultura mafiosa ha pervaso diversi settori della società in un contesto di fragilità economiche e sociali.

Aggiornato il 22 marzo 2024 alle ore 15:59