Nasce il “fumetto legal” italiano

I “legal” sia come serie televisive che come fumetto dominano ormai tra edicole e piccolo schermo. Tutto cominciava con l’avvocato Perry Mason e poi a seguire Alicia Florrick, Patty Hewes, Denny Crane, Jack McCoy, Ally McBeal, Ben Matlock, Harvey Specter. Dagli anni Cinquanta il genere “legal” si è sempre più affermato, sino a diventare l’appuntamento serale di molte famiglie. Ora in Italia c’è un fumetto che sposta l’attenzione dal Tribunale della Corte Suprema di New York ai tribunali italiani, dalla Cassazione fino a tutte le procure d’Italia. È il fumetto Il diavolo e l’acqua santa che ha come protagonista il professor Carlo Taormina, che racconta le sue indagini e i tanti processi.

Nella copertina del fumetto disegnato da Vito Ventura è raffigurato in primo piano l’avvocato Taormina, alle sue spalle il duello legale tra Alessandro Maiorano e Matteo Renzi. Tenzone piena di colpi di scena, perquisizioni, intrighi fiorentini, toscani e internazionali. I disegni di Ventura seguono la sceneggiatura tracciata da Cristina Laziosi, il manager che curerà la diffusione internazionale è il dottor Daniele Gambineri. Intanto tra edicole e librerie toscane Il bandito di Firenze di Alessandro Maiorano se la sta battendo pari e patta con Il mostro di Matteo Renzi. Qualcuno si domanda “vuoi vedere che è Alessandro Maiorano l’editore del fumetto?”.

Questo e altro verrà rivelato alla conferenza stampa che lo stesso Carlo Taormina terrà a mezzogiorno di sabato 11 giugno presso Villa Borromeo, nella località fiorentina di San Casciano Val di Pesa. Dove ovviamente saranno in bella mostra Il bandito di Firenze e Gli amici di Firenze, ultima fatica letteraria di Alessandro Maiorano. Se il grande Sidney Lumet avesse conosciuto le storie giudiziarie italiane degli ultimi trent’anni, certamente avrebbe attinto per i suoi “legal drama” hollywoodiani. Carlo Taormina ne ha di storie da raccontare, e da far impallidire gli sceneggiatori dei telefilm Avvocati a Los Angeles ed Ellery Queen o Crime Story.

La narrazione d’un “legal” italiano potrebbe iniziare con la strage di Ustica, nella quale Taormina ha difeso ufficiali e sottufficiali accusati di aver nascosto elementi utili a stabilire le cause dell’incidente. E poi continuare con l’eccidio delle Fosse Ardeatine, l’omicidio di Marta Russo (dove presentava un esposto contro i magistrati inquirenti), con l’omicidio a Baghdad dell’agente del Sismi Nicola Calipari, poi l’omicidio di Yara Gambirasio, passando poi alla difesa di Bettino Craxi imputato a Tangentopoli, quindi la difesa di Vincenzo Muccioli, di Giulio Andreotti, e poi del boss della Sacra corona unita Francesco Prudentino, poi di Franco Freda, di Mario Placanica, di Nicola Di Girolamo, di Franco Fiorito.

Tutte difese eccellenti, con enorme risalto mediatico. Ma il fumetto apre i battenti con il duello legale tra Maiorano e Renzi. Ovvero un fumetto sui misteri politici toscani, e quanto di questi è emerso nei tribunali. Il professor Taormina reputa il fumetto possa raccontare in maniera immediata la persecuzione giudiziaria subita da Alessandro Maiorano, la cui unica colpa sarebbe consistita nel denunciare le malefatte delle giunte comunali fiorentine, soprattutto il gioco clientelare che irrorava il cosiddetto “Giglio magico” di Renzi, Marco Carrai e Luca Lotti. Taormina sottolinea come, per una sorta di legge del contrappasso, si sia aggiunto anche Matteo Renzi a denunciare una sorta di malagiustizia nel suo Il mostro: per questo motivo Taormina invita pubblicamente, via Facebook, Matteo Renzi a partecipare al dibattito di sabato prossimo a San Casciano presso villa Borromeo.

Dal fumetto e dalle parole del giurista Taormina emerge come la giustizia attenda da oltre trent’anni una vera riforma, che sottragga ai pubblici ministeri il potere politico. Il dibattito si consumerà alla vigilia dei quesiti referendari a cui dovrebbero rispondere gli italiani. Ma non andiamo oltre. Il dibattito verterà sulle vicende giudiziarie di Maiorano e Renzi, ma anche su come è avvertito dalla gente il “giusto processo” dopo il caso Palamara e le varie rivelazioni sulle logge che aggiustano i processi.

Aggiornato il 07 giugno 2022 alle ore 12:32