Alcol e movida, Peroso chiarisce

Con Alfredo Paolo Peroso ci conosciamo da tempo. Sorpresa dalle sue (presunte) dichiarazioni riportate da Tpi l’ho subito contattato, per capire quale fosse la verità. La chiacchierata che ne è seguita è stata breve ma utile, necessaria nella difesa di un imprenditore che si spende da molti anni per la città. Presidente dell’associazione “Amici di Porta Pia”, riconosciuta per le molteplici attività sul territorio motivo del suo impegno, era già fissata da tempo la partecipazione del 12 luglio al programma “Maria per Roma”, che conduco con Valentina Diaconale e che va in onda ogni lunedì alle 16,45 sul sito della storica testata L’Opinione delle Libertà.

Caro Alfredo Paolo puoi spiegare la bufera che si è scatenata attorno alle tue affermazioni su alcol e giovani, durante la manifestazione in piazza Bologna, a Roma?

È tutto molto semplice: frasi estrapolate dal contesto e la solita voglia di sbattere il mostro in prima pagina, anziché sottolineare il motivo per il quale stavamo testimoniando il nostro dissenso e preoccupazione.

Ovvero?

Il totale degrado in cui versa la Capitale e la malamovida smodata che sta facendo impazzire gli abitanti di tanti quartieri: da San Lorenzo a Piazza Bologna, da Città Giardino al Pigneto, dal centro alle periferie… da oltre 2 anni.

Quanto affermi su alcol e minorenni però è stato registrato con un video.

Ed è solo lo stralcio di un ragionamento più complesso nel quale richiamavo la necessità dell’intervento da parte delle forze dell’ordine per regolare una movida totalmente fuori controllo. Questo però non fa audience. Da civismo e rispetto delle regole si ottengono pochi click.

Confermi dunque la scorrettezza di quanto riportato?

In pieno, d’altronde se peschiamo a caso venti parole da questa intervista possiamo costruire qualsiasi tipo di titolo e notizia. Il mio messaggio era molto semplice: le modalità d’incontro fra giovani stanno pagando il lungo periodo di clausura imposto dalle restrizioni, la repressione ha portato al frutto amaro di una aggressività accresciuta, ma tale dinamica sociale non può essere scontata dai cittadini di Roma.

Il tuo sembrava un commento più specifico su alcuni atteggiamenti.

È l’epoca della libertà: le persone si riempiono la bocca con questo termine. Libertà però non può significare l’eccesso costante che si registra ogni settimana. Le cronache sono lì a testimoniarlo, c’è un problema giovani che riguarda società e famiglie, e uno di controllo dell’ordine che fa riferimento all’Amministrazione inerme di fronte al dilagare di tanto alcol, insicurezza e degrado. Lo shock è trovare per terra ragazzini completamente ubriachi o alla guida delle loro auto, oppure ragazze giovanissime sul ciglio della strada sole alle 4 del mattino. Mi preoccupa questo stato dell’arte più delle bottiglie spaccate, degli shottini o di piazze ricoperte da bottiglie di ogni genere.

Degrado…

Esattamente. Parliamo sempre di rifiuti ma esistono più capitoli nel decadimento della Capitale.

E qui ti fermo, perché di questo parleremo oggi nel format “Maria per Roma” in onda sull’Opinione Tv.

Aggiornato il 12 luglio 2021 alle ore 10:17