Le opinioni opposte sulla pandemia

Sulla pandemia tutti hanno opinioni diverse. Segno che tutti ci hanno capito ancora poco. E nel brusio di voci che si accavallano è difficile mantenere insieme equilibrato giudizio e una salutare diffidenza verso le tesi più popolari al momento. Quegli stessi esperti che giuravano che “il virus non circola in Italia” (basterebbe questo a screditarli) ora – forse per l’angoscia di lasciare le luci della ribalta – assicurano che il Covid-19 tornerà dopo l’estate con una seconda ondata come la micidiale Spagnola. Una cosa, intanto, l’abbiamo capita: la Spagnola era causata da un virus influenzale e questo non lo è. Si tratta, invece, di un Coronavirus, diverso dai vari virus influenzali e assai più simile al, meno letale, virus del raffreddore.

Da un lato quindi è scorretto paragonare la mortalità dei due, come fanno i negazionisti, per sostenere la sostanziale assenza di pericolo rappresentato dal Coronavirus rispetto all’influenza. Mentre si sottacciono le, pur documentate, gravi sequele e i danni residui a carico di vari organi – polmoni, cuore, reni, cervello – che perdurano nei guariti anche di giovane età. La Polio ha fatto più invalidi che morti; non per questo è stata mai sottovalutata. Tornando all’attuale pandemia, la storia della medicina parrebbe suggerire che, arrivate a un certo punto, queste si estinguano naturalmente. Non è chiaro se per aver raggiunto la famosa immunità di gregge o, invece, per naturale estinzione del ciclo di diffusione.

Invece, i confusi esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità e vari “scienziati” nostrani – divenuti, invariabilmente, autori di bestseller – ci assicurano che la minor virulenza e gravità dei casi clinici del Covid-19 sia dovuta al caldo estivo e dai raggi UV. Salvo poi accorgersi che tra gli stati più colpiti in Usa vi sia il torrido Texas. Ecco allora, pronta, la correzione: l’umido è il vero nemico del virus. Quando qualcuno gli farà notare i disastrosi numeri di Manaus al centro della foresta pluviale amazzonica, troveranno altre spericolate spiegazioni. Che so: fattori protettivi nella crema abbronzante o in quegli aperitivi che il lockdown aveva severamente proibito.

Aggiornato il 06 luglio 2020 alle ore 11:35