La vista oltre il velo, fortuna o disgrazia?

È una disgrazia vedere troppo, meglio sarebbe vedere solo ciò che è la versione ufficiale. Perché vedere quello che per i più non c’è, ti fa diventare un veggente nel migliore dei casi o un visionario, purtroppo, nella maggior parte dei casi. Che cosa ha realizzato la chiusura in casa degli italiani? Ha garantito immunità sanitaria? Non ci sembra, i numeri sono ancora impietosi. Tuttavia ha invece prodotto ciò che neanche Stalin, Mao, Pol Pot ed altri “entusiasti del comunismo” erano mai riusciti a concepire. Ha realizzato la disperazione di tutti nel livellamento verso il basso di tutta la società. Piccole cose, non siamo professoroni pieni di nozioni e formule, siamo solo osservatori. In questo livellamento esteriore vi sono però tante eccezioni perché chi ha case belle e risorse notevoli nel suo micromondo non è uguale a nessuno, non ancora almeno. All’esterno invece, tu piccolo borghese che amavi distinguerti un po’ nei modi di fare, nel vestire, nel viaggiare, ora sei uguale agli altri.

Non puoi comprare nulla che non sia solo necessario quindi, ciò che ti permetteva di essere diverso, non puoi più permettertelo. Ti vesti con quello che hai, se ti si buca una scarpa sono cavoli amari perché non la puoi riparare né ricomprare. Se vai a fare la spesa devi andare per forza nei grandi magazzini altrimenti ti devi accontentare di quello che i pochi finti alimentari divenuti ormai boutique alimentari possono offrirti. E se scegli di fare la fila allora si conoscerai il comunismo applicato, l’umiliazione dell’uguaglianza e peggio ancora quella di essere giudicato se non hai la mascherina giusta o se fai un passo un po’ più lungo tale da scombinare le distanze imposte dal grande fratello. Manca solo la gogna. Conoscerai l’inutilità della ricchezza perché se non puoi uscire e non puoi comprare, non puoi neanche usare il tuo potere di acquisto per nessuna cosa e se lo usi è fine a se stesso.

Sarai impotente come lo saresti se ti togliessero il tanto vituperato “contante” che per ora ti garantisce di non trovare il bancomat o la carta impallati o bloccati o peggio vuoti se magari un mattino qualcuno decidesse di prelevare dai tuoi conti un contributo “volontario” per la nazione anzi per l’Europa. Capirai che tutto ciò che hai speso, tasse ed interessi compresi, per farti la casa al mare, in montagna o semplicemente la prima casa del figlio che ancora si deve sposare, non sono roba tua perché non ci puoi andare anche se ci devi pagare il famoso riscatto fatto di Imu. No, non ci puoi andare, neanche se sali in macchina da casa tua con mascherina e guanti e poi scendi nella tua seconda casa e resti nel tuo giardino, senza ovviamente uscire neanche per la spesa perché te la sei portata da casa! E allora che hai vissuto a fare?

Un’altra considerazione la farei anche sui desaparecidos, dove sono quelli degli arcobaleni, delle sardine, le femministe, i teorici del gender, gli importatori di disperati dal Nord Africa, dove sono? Mi dicono che sono fra quelli più chiusi in casa di tutti, ovviamente dopo aver infettato mezzo mondo con i loro inviti a cenare dai cinesi ad abbracciare gli altri e a negare i rischi di contagio. Ma perché sono chiusi in casa perché son i più bravi fra noi o perché sono i più vigliacchi? Noi optiamo per la seconda scelta, quando c’è da combattere e rischiare davvero la vita per fare di un principio di libertà una bandiera loro non ci sono più, pronti a condividere scelte liberticide e a negare la capacità di autodeterminazione delle persone. In effetti di fessi in giro ce ne sono tanti, gente che non si sa comportare nel modo dovuto che gira seppure infetta, ma è proprio colpa loro? E per loro debbono pagare tutti?

Chi sbaglia paga. Ma non tutti pagano per chi sbaglia. Questi ebeti analfabeti che non sanno rispettare minime norme igienico sanitari e comportamentali sono così per diritto di nascita o perché magari i desaparecidos per anni hanno fatto in modo che non si studiasse più educazione civica, diritto, storia, geografia, religione etc. etc. facendo sì che le loro menti si oscurassero fino a renderli insensibili? Se lo Stato ti educa tu vivi col timore di andare fuori dal coro ma se non ti educa tu crederai di poterti fare le leggi a tuo uso e consumo, questa gente che pur sbaglia, è davvero responsabile del degrado umano e sociale o lo sono i politici e le altre classi dirigenziali che hanno abusato del loro ruolo distruggendo i principi base della nostra società? E qui si arriva ai danni irreparabili del buonismo diffuso a tutti i livelli, perché d’un tratto tutti a casa e tutti zitti. Benito Mussolini non avrebbe fatto di meglio. Ma attenti piano piano sarà chiaro che la società non può fermarsi e che chi non sa vivere con educazione deve stare davvero a casa mentre gli altri quelli civili riacquisteranno il diritto di muoversi di lavorare liberamente perché saranno degni di questa libertà.

Perché attendere che lo si capisca in modo naturale? Stiamo perdendo tempo prezioso per la nostra economia. Del resto questa idea di differenziazione sociale in base al merito non è roba del mio sacco e basta, è anche un credo diffuso nei luoghi del potere. Ad esempio è il fisco, vedi ministero delle Finanze, che ti inculca certe idee quando ti dice che con un certificato di buona condotta fiscale puoi avere agevolazioni che altri non hanno mentre i disgraziati cattivi pagatori di imposte e contributi possono andarsi a fare benedire. Introduciamo dunque anche il certificato di salute pubblica e riapriamo le gabbie a chi lo merita, il resto continui a stare nelle caverne insieme al “compagno virus” mentre noi, finalmente liberi anche da certi parassiti, ricostruiremo l’Italia anche per loro.

Aggiornato il 31 marzo 2020 alle ore 16:22