Quarantena di lusso al tempo del Covid-19

La pandemia che ha colpito il nostro pianeta continua la sua inesorabile diffusione: secondo gli aggiornamenti, i contagiati a livello mondiale sfiorano le 800mila unità, e l’Europa resta una delle zone sicuramente più colpite.

Le notizie si rincorrono, e non mancano esperti che quotidianamente tentino di dare una definizione a questo insidioso virus, tracciandone caratteristiche e modalità di propagazione. Ma quello a cui ormai nessuno sfugge, contagiato o meno, è l’isolamento: una delle poche certezze, infatti, riguarda proprio la necessità di distanziarsi il più possibile dagli altri per evitare da un lato di contrarre il Covid-19 se ancora sani, oppure di trasmetterlo ad altri qualora si fosse già infetti.

Ed ecco allora che una catena alberghiera svizzera di lusso non si è lasciata sfuggire la ghiotta occasione e basta visitare la sua homepage per rendersene conto. Si viene infatti accolti dalla scritta “Covid-19: we are open 24/7” che campeggia in bella vista e con pochi click è possibile capire meglio di cosa si tratta.

Le Bijou, che già offriva ai propri clienti soluzioni alberghiere alternative, ospitandoli in appartamenti esclusivi e all’avanguardia nel centro di Basilea, Ginevra, Zurigo e altre città della Svizzera, ha ora riconvertito questi immobili in raffinati centri sanitari dove poter trascorrere la quarantena dovuta al Covid-19 in un ambiente lussuoso e con servizi a cinque stelle.

Innanzitutto viene offerto un servizio di check-in all’arrivo privo di contatto con il personale, garantendo quindi totale isolamento anche nella fase di accesso all’appartamento. E lo stesso viene garantito anche per tutta la fase di permanenza, dato che gli alloggi sono dotati di uno staff totalmente personalizzato in base alle esigenze dell’ospite e totalmente gestibili senza la necessità di vicinanza diretta.

Ma siamo solo all’inizio. Tra le prestazioni offerte, per 500 dollari è possibile effettuare privatamente il tampone per il Coronavirus e ricevere assistenza sanitaria e infermieristica due volte a settimana per 1200 dollari oppure quotidiana h24 per 4800 dollari. Il personale sanitario è altamente specializzato grazie ad una convenzione con una prestigiosa clinica privata svizzera, la Double Check.

E poi cibo a domicilio o pasti personalizzati, preparati da chef qualificati con i più alti standard di igiene; tecnologia all’avanguardia e i migliori prodotti di intrattenimento; ambienti disinfettati prima di ogni nuovo ospite; vicinanza alle principali strutture ospedaliere delle città.

 “All’inizio di marzo, le entrate sono diminuite in modo significativo”, ha dichiarato Alexander Hübner, cofondatore e amministratore delegato di Le Bijou Hotel & Resort. “Abbiamo detto, va bene, dobbiamo reagire immediatamente a questo. All’inizio, avevamo appena due domande al giorno, ora è aumentato fino a quattro, cinque, sei al giorno e abbiamo appena iniziato”. Insomma, in un momento in cui secondo Gbta (Global business Travel Association) il settore turistico a livello mondiale ha bruciato oltre 820 miliardi di dollari, l’unica strategia che sembra funzionare è proprio quella di diversificarsi. Ed infatti, la Le Bijou non è l’unica ad offrire soluzioni legate al Covid-19. Anche alcune catene alberghiere asiatiche, tra cui la A-One Hotels Group, o il distaccamento australiano della Accor Hotels, propongono pacchetti di quarantena volontaria con offerte della durata di 14 giorni a prezzi davvero ridotti, con tutta l’assistenza medica necessaria, soprattutto per quei turisti che non sono riusciti a fare rientro nel loro paese di residenza o che hanno scelto di restare nei paradisi esotici piuttosto che rientrare in Europa o negli Usa.  Altri hotels invece, come quelli della catena Pragma Hospitality, seppure ormai chiusi, mantengono aperte le loro cucine per garantire ottimi servizi di food-delivery riuscendo così a mantenere sempre vivo un bacino di utenti e allo stesso tempo continuare a garantire un impiego a una parte dello staff. Posti letto di lusso. Il destino dei resort cinque stelle al tempo del Coronavirus.

Aggiornato il 31 marzo 2020 alle ore 14:12