Poveri Cardinali

A volte dimentichiamo che l’attuale Vescovo di Roma, Jorge Mario Bergoglio, sia sudamericano.

I golpe li ha nel codice genetico e infatti questa sua creazione di tredici nuovi cardinali, attraverso il concistoro di sabato, è un golpe vaticano a tutti gli effetti poiché tramite queste nomine, colui che adesso siede sul trono petrino, potrà vantare la maggioranza assoluta tra i cardinali che fanno parte del Sacro Collegio.

Ma non basta. Scontato il fatto che i nuovi porporati siano in linea con la dottrina progressista di Bergoglio, a cominciare dal gesuita belga Jean-Claude Hollerich e Monsignor Matteo Maria Zuppi da Bologna, questi già in ottimi rapporti con Nicola Zingaretti e favorevole alle istanze Lgbt, per traslare al cardinale canadese Michael Czerny, che non pago dell’installazione migrantesca collocata davanti al colonnato del Bernini, secondo le regole del nuovo pauperismo ha commissionato per sé un crocifisso cardinalizio di legno, ricavato da un’imbarcazione che aveva condotto profughi a Lampedusa e dal momento che il buon gusto e l’eleganza sono quelli che sono, infine, nello stemma cardinalizio di Czerny, fa bella mostra di sé un bel barcone. Possiamo anche affermare che al cardinale difetti l’immaginazione e abbondi piuttosto la monotematicità.

Tramontati i tempi aurei, per nulla improntati alla finta povertà, al pietismo d’accatto, all’ipocrisia dell’accoglienza e del “rifugianesimo”, che fecero grande la Chiesa anche nei simboli e non soltanto nell’arte e nella cultura; agli stemmi nobiliari delle potenti casate rinascimentali, ai Della Rovere, ai Medici, ai Borgia, ai Barberini e persino a quella dei Pacelli, si è sostituita la volgare banalità di un “gommone”. La Barca di Pietro, da duemila anni in procella, è diventata un gozzo a motore strabordante “migranti”.

Ricordiamo che la forma, in moltissimi casi, è sostanza. I simboli rappresentano sempre una realtà d’ordine superiore e al contempo ne manifestano una tangibile, quindi se alle croci, agli alberi e a un’innumerevole panoplia di immagini simboliche si è preferito, oggi, mettere un natante malconcio, forse qualcuno ancora dotato d’intelletto sano avrà il coraggio d’interrogarsi su dove stia conducendo la Chiesa l’attuale suo timoniere e, senza scomodare quel veggente lionese che tutti conoscono come Nostradamus, non ci è difficile oggi immaginare il futuro.

E comunque il crocifisso di legno… costa molto di più di uno d’oro o d’argento, sappiatelo.

Aggiornato il 07 ottobre 2019 alle ore 11:53