Rinvio a giudizio per mamma Renzi

Il Tribunale di Cuneo ha rinviato a giudizio Laura Bovoli, la madre di Matteo Renzi. L'accusa è di bancarotta fraudolenta ed è riferita ai contatti della società Eventi 6 di Rignano sull'Arno (di cui Bovoli era amministratrice nel 2012) con una società cuneese, la Direkta srl, fallita nel maggio 2014 e coinvolta in una vicenda di fatture false.

L’udienza è stata fissata per il prossimo 19 giugno.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Cuneo, i fatti si sarebbero svolti tra il 2012 ed il 2013, prima del fallimento della Direkta e proprio per evitare il crack: la Eventi 6 avrebbe emesso una serie di fatture false a favore della Direkta srl per il riordino dei conti di bilancio. Tra i rapporti commerciali che intratteneva l’amministratore della Direkta Mirko Provenzano (che ha già patteggiato due anni per la bancarotta, sempre a Cuneo) è risultato che ci fosse anche quello con la Eventi6.

Altri imputati sono Paolo Buono di San Secondo di Pinerolo, anche lui cliente di Direkta e Franco Peretta di Rivalta Bormida che teneva la contabilità per Provenzano. Anche loro sono stati rinviati al giudizio.

Per il pm “a richiesta di Provenzano e agendo d’accordo con Erika Conterno, responsabile amministrativo della società fallita, Bovoli, quale amministratore della Eventi6 (già Chil promozioni srl) emetteva tre lettere datate 20 febbraio, 15 maggio e 16 ottobre 2012 con richiesta di ‘note di credito’ per ‘penali e disservizi’ per riqualificare in questo modo alcune ‘note di credito’ emesse da Direkta nel corso del 2012, il tutto a titolo di ‘storno fatture’ per riconoscimento di spese”.

Dalla vicenda cuneese è poi partita l'inchiesta di Firenze che, la scorsa settimana, ha portato agli arresti domiciliari i genitori dell'ex presidente del consiglio.

Aggiornato il 28 febbraio 2019 alle ore 18:18