Inter-Napoli, identificato l’ultrà che ha travolto Belardinelli

Sarebbe stato identificato l’ultrà che ha investito il 39enne Davide Belardinelli. L’uomo avrebbe provato a cancellare le tracce di sangue dalla propria auto. Ma il tentativo sarebbe stato vano. Infatti, gli investigatori sarebbero riusciti ad individuare, grazie alle telecamere di sorveglianza e ad una serie di testimonianze l’auto che avrebbe investito il tifoso interista. Si tratterebbe di un ultrà napoletano che, durante gli scontri che hanno preceduto la partita Inter-Napoli, sarebbe passato, con la propria auto, sul corpo del tifoso nerazzurro, morto poche ore dopo in ospedale. Per l’uomo identificato si ipotizza la pesante accusa di omicidio volontario. Naturalmente, gli investigatori mantengono il più stretto riserbo sulla sua identità.

Non a caso, l’uomo non sarebbe ancora formalmente stato iscritto nel registro degli indagati dai sostituti procuratori milanesi Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri e dall’aggiunto Letizia Mannella. Ma secondo alcune indiscrezioni si tratterebbe ormai solo di alcune ore. A seguito dell’arresto dei primi tre ultrà interisti, a cui è seguito quello di Marco Piovella, uno dei capi della curva nerazzurra accusato di aver partecipato all’organizzazione dell’agguato ai napoletani, la polizia sarebbe arrivata all’auto incriminata. Si tratterebbe di una Volvo station wagon di colore scuro, intestata ad una società di leasing, il cui contratto è firmato da un napoletano che risulterebbe incensurato. Durante l’interrogatorio, però l’uomo avrebbe dichiarato che ad usarla, in realtà, sarebbe il figlio. Frattanto, oggi dovrebbe essere nuovamente interrogato Luca Da Ros, il 21enne interista arrestato all’inizio dell’inchiesta.

Aggiornato il 04 gennaio 2019 alle ore 14:04