‘Ndrangheta, 24 arresti in Calabria

L’operazione della Finanza “Quinta bolgia” ha portato al sequestro di beni per dieci milioni di euro. Anche i servizi di trasporto sanitario e le pompe funebri fra Lamezia Terme e Catanzaro sono risultate sotto l’egida della ‘Ndrangheta, con l’assenso della politica. Per queste ragioni, nell’ambito dell’inchiesta, i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della Finanza di Catanzaro, coordinati e diretti dalla Dda, con il supporto dello Scico (Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata), hanno eseguito 24 ordinanze di custodia (12 in carcere e 12 ai domiciliari) e sequestrato beni per un valore di dieci milioni di euro. Fra loro figura anche l’ex deputato di centrodestra Pino Galati, finito ai domiciliari, oltre ad un ex consigliere comunale di Lamezia e tre dirigenti Asp. L’indagine ha preso il via da una serie di approfondimenti relativi a ramificazioni e affari del clan Iannazzo-Daponte-Cannizzaro.

Galati, in Parlamento dal 2006, ha frequentato tutti i partiti di centrodestra. Lo scorso 4 marzo è stato candidato con “Noi con l’Italia”, ma non è stato eletto. In quanto ex presidente di “Calabresi nel mondo”, associazione della Regione Calabria, è attualmente indagato per aver assunto un numero di collaboratori a soli “fini clientelari per mantenere e incrementare il proprio bacino elettorale”, simulando il loro impiego nella struttura operativa interna, ma impiegandoli in progetti finanziati con fondi comunitari.

Aggiornato il 12 novembre 2018 alle ore 15:44