L’imbarazzo post-comunista sulla Tesla di Musk è diseducativo

I fatti sono segni. Ci sono segni di fatto che esauriscono la propria portata di significato in un’unica occasione, e segni fattuali che invece devono essere adeguatamente meditati – e magari conseguentemente criticati – per la scia di condizionamenti a catena che possono recare tra i giovani, oltre che tra i meno giovani. Analizzerò criticamente – con il grande rispetto che mi onoro di nutrire verso ogni persona, di qualsiasi estrazione politica – una dichiarazione pubblica che di per sé, nella sua viralità e in un contesto sociale (ahinoi) ridotto a mere nemesi e contrapposizioni speculari, rappresenta un fatto. Un fatto politico.

I compagni di partito, di camera parlamentare e di vita matrimoniale Elena Piccolotti e Nicola Fratoianni, legittimamente, detengono un’automobile Tesla. Sì, proprio quella riconducibile a Elon Musk. Mentre per chiunque altro non vi sarebbe alcun problema politico o etico e men che meno morale, loro pubblicamente i problemi mostrano di averli. Sono problemi attinenti ad un moralismo ideologico che dovrebbe non esistere più: un moralismo tutto e solo post-comunista, con una sfumatura che batte a tratti sulla tonalità antagonista, a tratti sulla non-buona tonalità buonista.

Piccolotti, deputata di Avs, ha specificato che lei e il marito hanno preso in leasing la Tesla “prima che Musk diventasse nazista”, e ha specificato che “la venderemo, valuteremo, vedremo, forse, chissà”. Poi ha subito chiosato che “Musk è un nazista e però la Tesla funziona”, arrivando a sostenere che essa, benché efficientissima, adesso rappresenta un “peso politico”.

Come nel celebre brano di Giorgio Gaber è quindi lecito chiedersi “Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra”. E sempre gaberianamente ci ritroviamo a dover specificare che “L’ideologia, l’ideologia / Malgrado tutto credo ancora che ci sia / È la passione, l’ossessione della tua diversità / Che al momento dove è andata non si sa”.

Tra i figli orfani del comunismo modaiolo alternativo, c’è chi ha messo nel museo i cocci infranti e chi invece non riesce a sistemare quei cocci in un ordine nuovo. Negli orfani irrisolti dei comunismi new age l’ideologia e i suoi strascichi, ancora oggi, incubano l’incubo del moralismo socioeconomico. Ma l’unico effetto di questi meccanismi psicosociali è il banale sortilegio del ridicolo, di fronte ad un’opinione pubblica post-contemporanea in cui ogni individuo è chiaramente un cittadino libero di consumare. Ognuno è infatti libero di bilanciare l’asticella dei propri costi-benefici nell’acquisizione e nell’utilizzo dei prodotti più vari presenti sul mercato, distaccandosi intelligentemente da ogni inutile ed autocastrante atteggiamento di schizofrenico boicottaggio di bandiera.

Il percorso politico dei coniugi Fratoianni-Piccolotti è chiaro. Sono partiti da Rifondazione comunista, da cui sono usciti seguendo Nichi Vendola in Sinistra Ecologia Libertà, dopo la cui fine quale alternativa rossa al Pd è nata Sinistra Italiana, da ultimo alleatasi con i Verdi di Bonelli in Alleanza Verdi e Sinistra. I deputati coniugi, come noto, sono molto seguiti da una fetta di giovanissimi che si sentono attratti dalle più recenti tendenze woke, e non solo.

Il fatto che la Piccolotti definisca Elon Musk come uno che politicamente è diventato nazista è una mera opinione, senza dubbio non condivisibile, ma è una sua opinione. Che a quella opinione si associ come conseguenza il “peso politico” – leggasi imbarazzo mediatico – per il solo fatto di farsi notare mentre si guida una Tesla (prodotto riconducibile all’imprenditore Musk), in realtà, è diseducativo o comunque confondente. Lo è verso tutti quei giovani che si sentono ispirati da un vago ideale (im)puro di una sinistra più a sinistra del Partito democratico. Lo è di fronte a tutti quegli anziani che, cresciuti a pane e massimalismo, finalmente avevano scoperto che il libero consumo in libero mercato non può mai essere sottoposto al vaglio di conformità morale dei guru con la bandiera rossa in mano.

Aggiornato il 24 marzo 2025 alle ore 16:06