Il Graffio di Trisolino

“Liberale”. Che parola abusata! I liberali seri, ossia quelli illuminati da valori pragmaticamente utili all’armonia umana, i liberali seri, ossia quelli che riconoscono il rispetto del lavoro della persona in un popolo, quelli che rispettano la terra e l’industria, la forza-lavoro privata come quella pubblica, sono i liberalpopolari e i liberalconservatori, i liberalpatrioti e i liberali transnazionalisti progressivi ma non ideologicamente progressisti new age.

Proprietà è indipendenza, proprietà significa anche riconoscimento dei propri limiti per rispettare gli spazi di libertà ed autodeterminazione responsabile degli altri proprietari. Proprietà significa essere coscienti titolari degli strumenti del proprio ego, entro gli spazi e non oltre gli spazi del proprio io, nel rispetto degli spazi degli altri.

Allora fanno sorridere le derive di alcuni gruppi catto-comunisti che piegano e strumentalizzano politicamente alcuni passi enciclici di Papa Francesco per spazzare via l’importanza politica nonché giuridica del sudore della fronte di chi onestamente risparmia e costruisce o acquista proprietà, una o due o tre case.

In una società che cura benessere e socialità umana, ciò rappresenta da sempre una normalità che vogliono renderci sempre più costosa, tassabile, ipotecabile sine die con tassi eccessivamente alti sui mutui, e così via.

È giunto il momento di essere davvero radicati nella buona, proficua conservazione del valore della casa: sacra per la persona e per le comunità familiari dove generare e crescere figli. I figli che servono all’Italia per crescere.

 

Aggiornato il 04 febbraio 2025 alle ore 18:02