Il centro alla ricerca del “Papa straniero”

L’ironia di Carlo Calenda si abbatte, ancora una volta, sul Partito democratico. Citando Corrado Guzzanti che imita Walter Veltroni, il leader di Azione scrive su X: “Ma Napo orso capo e Amedeo Nazzari li avete sondati per il centro? Fa abbasta sorridere questo tentativo del Pd e appendici varie di fare un casting per la costruzione del loro cespuglio di centro a servizio della sinistra melanchoniana”. Lo sottolinea Calenda, commentando un articolo sul quotidiano La Stampa intitolato “L’Eterno centro”. Secondo Alessandro De Angelis, l’autore del pezzo, il centro sarebbe alla ricerca “del Papa straniero, alias il nuovo Prodi. E nella formula c’è anche quel mood proustiano da tempo perduto, quantomeno per quella classe dirigente un po’ agé che ricorda la volta e mezzo in cui vinse col Cavaliere (la seconda non fu scintillante). Per quelle strane curve che fa la storia, il nuovo di cui si parla ha anche a che fare col vecchio professore, quantomeno come affinità culturale, visto che gli ha scritto una prefazione a un libro”.

Sottolinea ancora De Angelis: “L’altra (a un altro libro) gliel’ha scritta Sergio Mattarella. Ed ecco tutta una ridda di pensieri e retropensieri su Ernesto Ruffini, figlio di Attilio – partigiano, vicesegretario della Dc, più volte ministro – nipote di Ernesto, arcivescovo di Palermo, fratello di Paolo, prefetto del dicastero della Santa Sede. Attualmente, capo dell’Agenzia delle Entrate, dove, sceso dal palco della Leopolda, fu nominato da Matteo Renzi e lì è rimasto con i Governi successivi. Polemicamente è stato già ribattezzato dai giornali di centrodestra Mr Fisco, gioco facile, ma anche bel problema per gli altri, in un Paese dove si vincono le elezioni parlando di tasse come pizzo di Stato”.

De Angelis scrive che “poi c’è quel campo minato del centro, dove Calenda balla da solo e Renzi è infederabile. Ha detto proprio così Beppe Sala, altro aspirante federatore – della parte o del tutto – che ha cominciato a muoversi anche lui: il nord, i moderati, la battaglia dell’Anci per marcare una posizione. Ed effettivamente ha ragione Sala su quanto sia ingestibile Renzi. Fosse per lui, rientrerebbe nel Pd, per questo è diventato il principale sponsor di Elly Schlein”. Intanto, in una nota di Azione si legge che “il segretario Carlo Calenda si ricandiderà alla guida del partito. La decisione è stata annunciata nel corso del lavori della direzione nazionale convocata a Roma. La decisione di Calenda è arrivata anche a seguito dell’appello lanciato nelle scorse ore dalla classe dirigente del partito, dai parlamentari di Azione e da tanti consiglieri regionali e coordinatori regionali”.

Aggiornato il 11 dicembre 2024 alle ore 16:50