“Cambiare nome non è tabù”. Con queste parole, Alessandra Todde interviene nel dibattito interno al Movimento 5 stelle. In un’intervista al Fatto Quotidiano, la presidente della Regione Sardegna disegna il perimetro politico dell’universo pentastellato. “C’è ancora un centrosinistra – sostiene – che è l’unica alternativa possibile alla destra, ma è un’alternativa che va costruita, a prescindere dai risultati elettorali. Dopo la Liguria, una disfatta anche in Umbria sarebbe un macigno per le opposizioni. Perdere o vincere è la normalità democratica. Noi dobbiamo lavorare per costruire un contesto condiviso, rispettando le reciproche differenze e facendo sintesi. In Sardegna ci siamo riusciti perché sia noi che il Pd eravamo stati all’opposizione. Le alleanze variabili solo a fini elettorali non funzionano”. Quanto alle parole di Chiara Appendino che sostiene non sia il momento di “alleanze strutturali” con il Pd afferma: “Non sono d’accordo con Chiara, e lo dico con lo spirito di normale dialettica che ci deve essere in una forza politica. È evidente – dice – che, in vista dell’Assemblea costituente, dobbiamo innanzitutto chiarire cosa sia oggi il M5s. Ma il campo dove dobbiamo giocare è quello progressista, senza mai essere subalterni, sia chiaro. Non siamo e non saremo mai cespugli del Pd. Ma la nostra Carta dei valori, come la nostra collocazione in Europa nel gruppo di The Left (La Sinistra) chiariscono quale sia la nostra parte. Possiamo anche litigare con i dem, ma il campo è quello”.
Intanto, il M5s si prepara a Nova, la manifestazione conclusiva dell’Assemblea costituente, in programma il 23 e 24 novembre. “Un percorso – ha sottolineato Giuseppe Conte – che si è sviluppato “con proposte dal basso” che “avete fatto pervenire: avete partecipato in tantissimi”, sono emerse così 20 aree tematiche dalle quali sono poi stati individuati 12 temi prioritari. Ora, ha detto l’ex premier, “questo confronto deliberativo è arrivato al momento finale con ospiti ed esperti anche internazionali. “Saremo ancora più forti nelle nostre battaglie – ha chiosato – e determinati nei nostri progetti condivisi da voi, dalla base, che per la prima volta è stata posta al centro del confronto del rinnovamento: ciascuno di voi può essere determinante per il futuro del movimento”.
Aggiornato il 07 novembre 2024 alle ore 15:56