Tremonti: “Debito record da globalizzazione finanziaria”

Secondo Giulio Tremonti “la globalizzazione è ancora in atto”. L’ex ministro dell’Economia e delle Finanze dei Governi Berlusconi lo sostiene nel corso di un’intervista al Sole 24 Ore. Il debito globale raggiunge un nuovo picco storico, 313 miliardi di dollari. Per Tremonti, presidente della commissione Esteri della Camera, “il messaggio che da questi dati emerge è chiaro, seppure nella discutibile dimensione della finanza. Se c’è ancora la globalizzazione, è in crisi l’ideologia che l’ha spinta, prodotto di un periodo compresso ed esploso in tre decadi. Non è finito il mercato, ma il mercatismo, l’utopia della globalizzazione”. Nella finanza “è stato messo il surreale al posto del reale, il debito al posto del capitale, i liquidi con i tassi a zero al posto dei soldi. È stata una stagione dove si è passati dai billion ai trillion, e tutto in dieci anni”. L’era che viviamo è segnata anche da drammatici conflitti armati: “È una stessa guerra quella in Ucraina e quella in Medio Oriente. Cosa le accomuna? È un mondo che difende la tradizione dal mondo globale”. Oggi Vladimir Putin “giustifica la guerra d’aggressione all’Ucraina con la difesa della tradizione”. E in Medio Oriente la situazione è simile: “Il presidente americano Joe Biden a Israele dice di non commettere gli errori commessi in passato dagli Stati Uniti, che hanno distrutto Stati come la Libia, la Siria e l’Iraq. Il nodo è che puoi vincere una guerra contro uno Stato, alla fine anche distruggerlo – sottolinea – ma non si può vincere contro un popolo al quale sono state scardinate le istituzioni”.

Aggiornato il 23 febbraio 2024 alle ore 15:44