Moratti e transizione green: evitare l’approccio “ideologico”

Per quanto concerne la transizione ecologica “se si vuole mantenere un sistema industriale competitivo e sostenibile anche in termini di posti di lavoro dobbiamo essere pragmatici, evitare un approccio ideologico come quello portato avanti dall’ex presidente della Commissione, Frans Timmermans e da Pse e Renew Europe. Qualcosa la stiamo già vedendo in questi ultimi mesi ma è ancora troppo poco”. Questo il pensiero di Letizia Moratti che, in un colloquio con il Sole 24 Ore, insiste: “Decidere che di qui a pochi anni le auto dovranno essere solo elettriche significa tagliare migliaia di posti di lavoro che al momento non possono essere sostituiti”.

Tutto ciò, commenta Moratti, “ha un costo, non solo economico in termini di Pil, ma anche sociale, enorme e non se ne può non tener conto. E peraltro – prosegue – il tema non è circoscritto all’auto ma coinvolge tutti i settori: dall'alimentare alla siderurgia o al packaging e in generale alla gomma-plastica”. A tal proposito, parlando del nostro Paese, sottolinea che l’Italia dopo essere divenuta leader “nel riciclo e nella raccolta differenziata ora rischia di vedere compromessa pesantemente l'intera filiera dall'ultimo regolamento europeo”.

Moratti, presente a Roma per il congresso di Forza Italia, parla del partito “che si è sempre identificato nel suo fondatore, in Silvio Berlusconi”. Adesso, il compito assunto da Antonio Tajani “è certamente molto difficile ma i riscontri che abbiamo, la partecipazione che ho visto nei congressi provinciali è la conferma che quanto seminato da Berlusconi è stato raccolto ed è destinato a produrre ulteriori frutti. Ne sono convinta”.

Aggiornato il 23 febbraio 2024 alle ore 15:41