I diritti dei bimbi

Non ho nulla contro gli omosessuali. Ogni malato merita rispetto. Sì, ogni malato, perché da quando, nella plurimillenaria storia dell’evoluzione, oltre alla filiazione degli organismi per scissione, od autofecondazione, sono comparse specie, vegetali od animali, con diversi sessi, la piacevolezza dell’accoppiamento è in funzione procreativa.

La differenza tra fisiologia e patologia fa, per me, fisiologico quanto consente ad un organo di adempiere al proprio scopo, patologico quanto non lo permette. Negli esseri bisessuati comportamenti omosessuali non permettono di procreare, quelli eterosessuali sì.

Poi si può fare sesso a prescindere, per goduria. Mangiare serve per nutrirsi, la buona cucina per golosità. Parlo, in genere, di esseri vegetali ed animali, e non solo dell’homo sapiens sapiens, poiché una delle obbiezioni più comuni fattemi, è l’esistenza dell’omosessualità anche tra animali. Domanda: così procreano?

I malati non vanno censurati, ma rispettati. Non possono essere loro imposte cure. Un cardiopatico, se vuole, può bere litri di caffè, un iperteso fiumi di grappa. L’importante è renderli edotti delle possibili conseguenze. Si deve, anche, non imporre ai non malati comportamenti da malati: censurare qualcuno perché beve troppi caffè e non è cardiopatico né troppo nervoso, o troppa grappa colui il quale non sia iperteso e non debba poi guidare.

Coppie omosessuali non possono avere figli da loro procreati. Se un bambino vive con loro è in quanto è stato loro affidato, anche se è procreato da un membro della coppia omosessuale in un precedente rapporto eterosessuale.

L’attuale governo della Destra, secondo le organizzazioni degli omosessuali e questa Sinistra, vorrebbe togliere a dei minori il diritto di avere dei genitori, iscrivendo due omosessuali come tali nei registri anagrafici. Quei fanciulli, però, sono evidentemente nati da un rapporto eterosessuale, e l’anagrafe deve solo scrivere da chi sono nati.

Se, poi, esistono anche le corna, è altro discorso. Il falso sta nel fatto di passare per diritto del minore una fregola di maggiorenni omosessuali. Sono loro a volere quell’affido e quell’iscrizione. Forse perché la mancanza di figli rende evidente, nella loro vita, l’impossibilità di procreare, e quindi la loro anomalia. Sono loro, in fondo, a non accettarsi così come sono. Il minore, nato dal rapporto eterosessuale, ha il principale diritto di crescere sano d’idee, con, davanti gli occhi, chiara quella del maschile e del femminile, come sono in natura.

Aggiornato il 21 marzo 2023 alle ore 11:12