Case green, “una Patrimoniale mascherata”

C’è l’ok dell’Eurocamera alla ormai nota direttiva sulle case green per l’efficienza energetica degli edifici in tutto il Vecchio Continente: 343 i voti favorevoli, 216 quelli contrari, 78 gli astenuti. Non sono mancate le reazioni. Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, commenta: “Il Parlamento europeo ha approvato la proposta di direttiva che prevede l’obbligo di realizzare interventi di efficientamento energetico su tutti gli immobili europei. Gli esponenti della maggioranza politica italiana hanno votato contro e di questo li ringraziamo”.

Per Spaziani Testa, comunque, “la vicenda non si conclude qui. Da oggi, infatti, ha inizio una fase di negoziazione che vedrà protagonisti anche i governi dei Paesi dell’Unione. In questo contesto – insiste – si inserisce l’approvazione da parte della Camera dei deputati, mercoledì scorso, di una mozione della maggioranza che ha impegnato il Governo italiano ad adottare le iniziative di competenza presso le competenti istituzioni europee al fine di scongiurare l'introduzione di una disciplina giudicata, a ragione, pericolosa per il nostro Paese. Chiediamo al presidente del Consiglio di impegnarsi in prima persona per il raggiungimento di questo obbiettivo”.

“L’efficientamento energetico degli edifici è un obiettivo condivisibile ma non può essere perseguito sulla pelle dei cittadini”: sono di questo avviso il co-presidente del gruppo Ecr (Conservatori e Riformisti europei), Nicola Procaccini, il capo-delegazione di Fratelli d’Italia-Ecr, Carlo Fidanza e l’eurodeputato di FdI- Ecr, Pietro Fiocchi, componente della commissione Itre (Industria, ricerca ed energia) del Parlamento europeo.

Il testo approvato, continuano, “detta tempi irragionevoli, non tiene conto delle differenze tra i vari Stati membri e non fa chiarezza sugli stanziamenti previsti per sostenere questo percorso. In queste condizioni, si prospetta una vera e propria Patrimoniale mascherata ai danni dei cittadini che dovrebbero farsi carico di esborsi ingenti per ottemperare agli obblighi della direttiva. Il tutto ulteriormente peggiorato dal probabile aumento dei costi del materiale edilizio”.

“Questo aggravio – specificano – sarebbe ancora più pesante nel caso dell’Italia, che ha un patrimonio immobiliare dal grande valore storico e culturale. Per non parlare delle conseguenze, come i rischi per il sistema bancario e il deturpamento di luoghi attrattivi dal punto di vista turistico”.

“Chi al Parlamento europeo ha votato a favore della direttiva per l’efficientamento energetico degli edifici, per tutti gli edifici, che dovranno essere a emissioni zero tra il 2026, quelli occupati, e il 2028, quelli nuovi, ha votato contro gli italiani”.

Così Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega Lombarda per Salvini premier: “In un momento congiunturale difficile, con le bollette energetiche ancora altissime, con i prezzi dei carburanti altrettanto alti, con l’inflazione, questo provvedimento va contro milioni di italiani, traditi dal voto di Pd e M5S favorevoli a questo provvedimento iniquo. Il centrodestra al Governo farà di tutto (come abbiamo e stiamo facendo anche contro l’altrettanto sciagurato provvedimento per cui dal 2035 avrebbe dovuto essere vietata la vendita, in tutta l’Unione europea, di auto con motori a combustione) per impedire l’applicazione di questa norma, e come Lega, con Matteo Salvini, faremo sentire la nostra voce, la voce di chi sta dalla parte degli italiani”.

E ora che succede? Va innanzitutto spiegato che l’approvazione non consente l’entrata in vigore del provvedimento della Commissione. Pertanto, il testo diventerà l’oggetto del negoziato finale tra il Consiglio Ue e l’Esecutivo europeo, prima di tornare in Plenaria. E un ok definitivo non è per niente scontato.

Aggiornato il 14 marzo 2023 alle ore 16:26