Proposte condivisibili e proposte irrealizzabili

Come è noto, nel programma di Fratelli d’Italia vi è l’impegno a non ripetere l’esperienza liberticida seguita da Roberto Speranza & company. Quindi, per il partito di Giorgia Meloni, nel caso di una sempre più probabile vittoria elettorale, non ci sarà più alcun obbligo vaccinale e né il ripristino dell’abominevole Green pass. Inoltre, come più volte sostenuto dalla Meloni, vi è la chiara intenzione di istituire una sacrosanta commissione d’inchiesta sulla gestione sanitaria ed economica della pandemia di Sars-Cov-2, dal momento che ancora oggi essa è avvolta da troppi lati oscuri.

Tuttavia, e qui vengono le note dolenti, nello stesso programma viene precisato che, nel caso di nuove crisi pandemiche, si cercherà di adottare misure strutturali, tra cui la ventilazione meccanica controllata nelle scuole e negli uffici e il potenziamento dei trasporti. Ora, è da parecchio tempo che Fratelli d’Italia sostiene quella che a me sembra una idea fantozziana stile corazzata Potëmkin, ossia la citata ventilazione meccanica. Al netto dell’aspetto tatticistico che la proposta contiene, immaginando che a breve non ci dovremmo aspettare altre pandemie a bassa letalità dipinte come la peste bubbonica, essa appare assolutamente irrealistica già a una prima, approssimativa analisi.

In primis, a cosa dovrebbe servire questo costosissimo investimento, se poi fuori delle aule scolastiche e degli uffici, come è sempre accaduto con l’obbligo insensato delle mascherine, le persone coinvolte si ritrovano per molte ore a sostare in ambienti ovviamente privi di questo sofisticato sistema di filtraggio dell’aria? Praticamente a nulla. Di fronte a un virus ubiquitario, saldamente installatosi nella nostra comunità umana, nessuna ventilazione meccanica d’Egitto potrà mai bloccarne la circolazione. Inoltre, la stessa ventilazione meccanica controllata, oltre che abbastanza costosa da realizzare – siamo nell’ordine di circa 6mila euro per una superficie di 100 metri quadrati – abbisogna di una costante opera di manutenzione, altrettanto onerosa.

Ebbene, abbiamo un’idea di cosa significhi, ammesso e non concesso di riuscire nella mastodontica operazione, finanziare una simile dotazione per tutte le scuole e gli uffici d’Italia, quando molto spesso mancano i fondi per gli interventi più banali? Dal momento che abbiamo molti istituti scolastici che cadono letteralmente a pezzi, più che sulla ventilazione meccanica controllata, mi concentrerei tutti quegli interventi volti a mettere in sicurezza le scuole dei nostri figli.

Aggiornato il 02 settembre 2022 alle ore 09:23