Quirinale, Formica: “Serve presidente giovane, deve osare”

Rino Formica auspica l’elezione di un presidente “giovane”. L’ex ministro socialista è convinto che il prossimo capo dello Stato dovrebbe essere “più vicino ai 50 anni e il più lontano possibile dai 90”. Una personalità “fuori dagli intrighi di palazzo degli ultimi trent’anni. Meglio se donna”. Qualcuno “che abbia sapere costituzionale, ma anche spirito innovativo. Deve osare. Il che non vuole dire violare”. Per Formica, intervistato da Repubblica, “solo una simile figura potrebbe vigilare, come garante al Colle, sulle riforme profonde che servono. E deve essere eletto per 7 anni, non a termine” aggiunge. Secondo Formica, comunque, “Il Parlamento, che si accinge a eleggere il nuovo presidente della Repubblica, non è più rappresentativo della maggioranza relativa nel Paese. I Cinquestelle, pur di resistere, hanno fatto alleanze con tutti, destra, sinistra, Mario Draghi, nella convinzione che tutto si risolva nella semplice capacità di coagulo. La fine della politica”.

Secondo l’ex ministro, il Parlamento andava sciolto “dopo il referendum sul taglio dei parlamentari”. Un tandem Draghi-Mattarella che mantenga in piedi l’attuale equilibrio non sarebbe la soluzione “perché non risolverebbe i problemi, li rinvierebbe soltanto”. In ogni modo, Mario Draghi, secondo Formica, non aspira a diventare presidente della Repubblica, ma a “fare il capo della Banca mondiale” e “sarebbe utile lì, vista la sua caratura”. Rispetto a un’eventuale candidatura al Quirinale dell’ex compagno di partito Giuliano Amato dice: “Ha una grande esperienza di governo, e sapere giuridico, ma oggi ci vuole una figura di una verginità assoluta. Altrimenti la crisi di sistema si aggraverà”. Per quanto riguarda Silvio Berlusconi “c’è una crudeltà di chi lo sta per abbandonare che fa impressione, gli fanno la festa della giovinezza, lo illudono”.

Aggiornato il 08 novembre 2021 alle ore 16:01