Quirinale, Carfagna: “Draghi resti dov’è o è rischio crisi”

Mara Carfagna invita Mario Draghi a restare a Palazzo Chigi. Per la ministra forzista per il Sud e la Coesione sociale, l’elezione del premier alla presidenza della Repubblica darebbe il via a una crisi politica e di sistema. Per Carfagna, l’attuale premier “sarebbe un ottimo capo dello Stato”, ma “il semipresidenzialismo in Italia non c’è”, e dunque non potrebbe guidare il Paese dal Quirinale, come auspicato dal ministro Giancarlo Giorgetti. In un’intervista al Corriere della Sera, Carfagna sottolinea che da Palazzo Chigi Draghi potrebbe invece “portarci al 2023, a metà del cammino previsto per ottenere i fondi europei, con le riforme incardinate e il treno sui giusti binari”. La ministra ricorda che il governo è nato per portare il Paese fuori dall’emergenza sanitaria ed economica. “Interrompere questo percorso non farebbe bene al Paese”, afferma.

Secondo il ragionamento della ministra di Forza Italia, se Draghi salisse al Colle, “un minuto dopo avremmo da risolvere il rebus del governo, con la possibile apertura di una crisi”. A questo punto, se si andasse alle elezioni, “in un clima di scontro, che fine farebbero le riforme?”, si domanda. A destra si continua a ragionare su Silvio Berlusconi al Quirinale. “Se decidesse di candidarsi – afferma l’azzurra – tutta Forza Italia lo sosterrebbe con ogni energia”. In realtà, le vere preoccupazioni di Carfagna riguardano il destino della coalizione di centrodestra. “I dubbi, condivisi da una parte significativa del partito – rivela – riguardano la capacità di governo di una coalizione a trazione sovranista”. E dunque ciò che si aspetta dalla Lega è un “chiarimento su alleanze europee e internazionali”. Questo sarà “indispensabile”, rimarca. “Gli elettori devono sapere se si vota per un’idea di Italia amica dell’Europa o euroscettica”.

Aggiornato il 04 novembre 2021 alle ore 18:01